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La mappa del Togo (Foto: google.com/maps)
Internazionale 22 Apr 2024

Togo, giornalista arrestato e maltrattato. La condanna di Snj-Cgt e Ifj

Le associazioni dei cronisti sulla vicenda che vede coinvolto Thomas Dietrich: «Attacco intollerabile alla libertà di stampa».

«Mentre si occupava di cronaca politica e sociale togolese, il giornalista francese Thomas Dietrich è stato brutalmente arrestato, umiliato e maltrattato a Lomé lunedì 15 aprile. La Snj-Cgt e l'Ifj sono indignati per queste pratiche scandalose, volte a impedirgli di svolgere la sua missione di giornalista». Lo si legge in un comunicato congiunto delle associazioni francese e internazionale dei giornalisti, diffuso venerdì 19 aprile 2024.

La nota prosegue ricostruendo quanto accaduto: «Nella notte tra il 25 e il 26 marzo, l'Assemblea nazionale togolese ha adottato un progetto di riforma costituzionale che promette una transizione "di prova" verso un regime parlamentare. Il presidente della Repubblica verrebbe quindi eletto dalla maggioranza dei deputati. Infatti, questo disegno di legge annulla le elezioni previste per il 2025 e dà una dimensione completamente diversa alle elezioni legislative del 20 aprile 2024. L'opposizione e gli attori della società civile hanno denunciato un tentativo di "colpo di stato costituzionale". È in questo contesto che Thomas Dietrich si è recato in Togo per coprire la revisione costituzionale e la sua contestazione. Il 5 aprile ha chiesto un visto professionale, che gli è stato concesso, e una domanda di accredito da parte dell'Alta Autorità Pubblica per le Comunicazioni (Haac): questa seconda autorizzazione è stata prima approvata e poi sospesa, poiché l'Haac ha improvvisamente deciso che il Togo non avrebbe più rilasciato accrediti nel contesto delle proteste popolari contro la revisione costituzionale. Thomas Dietrich è arrivato in Togo il 12 aprile e si è recato all'Haac la mattina del 15 aprile per ritirare il suo accredito. È stato arrestato nel giro di poche ore. Thomas Dietrich è stato deportato in Benin il 16 aprile dopo un processo farsa. È stato condannato a sei mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena e a cinque anni di divieto dal territorio togolese per ingresso illegale nel Paese».

I rappresentanti dei giornalisti proseguono: «Poiché il suo visto professionale è ancora valido, questo arresto è ancora più inaccettabile. Si tratta di un attacco intollerabile alla libertà di stampa. Thomas Dietrich riferisce, oltre al suo arresto più brutale, di essere stato umiliato e maltrattato durante la sua detenzione e racconta di un interrogatorio molto violento. Privato di un avvocato, ha raccontato di essere stato picchiato e minacciato più volte come ritorsione per la recente pubblicazione di un video sulla situazione politica in Togo. Le autorità togolesi si rendono ancora una volta colpevoli di un grave attentato ai diritti della stampa e, soprattutto, ai diritti umani più elementari. Thomas Dietrich, che ha pubblicato numerose inchieste su Françafrique, è stato oggetto di vere e proprie vessazioni da parte della polizia in diversi Paesi. È costantemente sorvegliato e messo sotto pressione durante i suoi viaggi di reportage, e viene regolarmente arrestato e poi espulso per impedirgli di coprire le notizie o indagare. La Snj-Cgt e l'Ifj sono indignati per queste pratiche scandalose e chiedono alle autorità togolesi di rispettare la libertà di stampa e i diritti umani. Chiediamo che Thomas Dietrich possa circolare e coprire liberamente le notizie in Togo».

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