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Rai 08 Apr 2009

Terremoto, il Cdr del Tg1 respinge l'accusa di sciacallaggio sui dati di ascolto

"Quando si parla di sciacalli, bisogna fare molta attenzione ed individuarli bene. Il Cdr del Tg1 respinge con forza l'accusa di sciacallaggio per aver dato notizia alle 13,30 del 7 aprile sui dati di ascolto delle tante edizioni del Tg1 sui drammatici eventi del terremoto"

"Quando si parla di sciacalli, bisogna fare molta attenzione ed individuarli bene. Il Cdr del Tg1 respinge con forza l'accusa di sciacallaggio per aver dato notizia alle 13,30 del 7 aprile sui dati di ascolto delle tante edizioni del Tg1 sui drammatici eventi del terremoto"

E' la replica alle critiche che sono state mosse alla testata della rete ammiraglia Rai. Nel comunicato il sindacato interno della testata aggiunge "Non sono certo sciacalli quei telespettatori che hanno lamentato soprattutto il tono delle notizie fornite. A questi il Cdr del Tg1 non replica, accetta la critica, ma sottolinea che una decisione della direzione del Tg, sempre opinabile, che aveva come scopo dichiarato di informare sull'interesse dell'opinione pubblica al nostro lavoro e al nostro impegno di giornalisti, non e' certo sciacallaggio". Il cdr riconosce che "forse si poteva usare una stesura meno enfatica dei dati", sottolineando al tempo stesso pero' che "e' fuori discussione la buona fede di tutta la redazione del Tg1. A tutti quelli che, invece, in qualsiasi contesto, si impegnano a tempo pieno a riversare commenti malevoli, inesatti, assurdi ed insultanti sul lavoro del Tg1 e persino su singoli conduttori, il cdr replica: o sono completamente disinformati oppure obbediscono ad una strumentalizzazione per gettare discredito sul lavoro dei giornalisti del servizio pubblico e, dunque, si commentano da soli e non meritano neppure la nostra attenzione". (AGI)

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