I lavoratori delle redazioni di lingua francese dell'editore svizzero Tamedia hanno manifestato oggi, venerdì 15 dicembre, a Losanna per protestare contro lo smantellamento di alcune testate del gruppo, le chiusure e i licenziamenti annunciati dall'azienda. I manifestanti, in gran parte giornalisti, hanno inoltre contestato ai vertici aziendali di aver disertato il tavolo di confronto richiesto dai dipendenti per avere risposte alle loro preoccupazioni.
Secondo i lavoratori, l'annunciata chiusura dell'edizione cartacea del quotidiano 'Le Matin' non si basa su dati economici tali da giustificare l'operazione, mentre avrebbe ripercussioni gravi e certe sui livelli occupazioni, anche fra il personale non giornalistico e della tipografia che stampa il giornale.
"Tamedia sta uccidendo i vostri giornali", recitavano gli striscioni esposti dai manifestanti, che chiedono la sospensione del piano di tagli, il mantenimento della versione cartacea de 'Le Matin' e l'apertura di negoziati sulla riorganizzazione del lavoro prevista dalla ristrutturazione aziendale in corso.
In piazza, a sostenere le ragioni dei lavoratori, anche i sindacati di settore, Syndicom e Impressum. «Con la massiccia ristrutturazione comunicata quest'estate – lamentano – il più grande gruppo editoriale della nazione ha scatenato un vero terremoto in tutto il panorama dei media svizzeri. Tamedia ha il dovere e i mezzi per comportarsi come un editore responsabile, attento ai rappresentanti dei lavoratori e capace di garantire buone condizioni di lavoro».
L'editore, che oltre a 'Le Matin' pubblica anche 'Le Matin Dimanche', '24Heures', 'Tribune de Genève' e 'Fémina', respinge le critiche e afferma che i conti delle testate sono in rosso a causa del calo degli introiti pubblicitari. Ma rassicura anche che il piano prevede una riorganizzazione senza licenziamenti.
Ai lavoratori in lotta per salvare i posti di lavoro e la qualità dell'informazione nelle loro testate va la solidarietà e la vicinanza della Federazione nazionale della stampa italiana.