La Regione Toscana ospiterà a Firenze l'archivio del giornalista Franco Giustolisi che ha dedicato la sua attività professionale all'indagine sulle stragi nazifasciste e ha indagato su quello che definì 'l'armadio della vergogna', che ha custodito e occultato per anni i 695 fascicoli relativi a crimini di guerra commessi in Italia durante l'occupazione nazifascista. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, a Montecitorio, nel corso della cerimonia conclusiva del premio dedicato al giornalista scomparso nel 2014. Per il suo lavoro di approfondimento sulle responsabilità dei principali eccidi Giustolisi era stato dichiarato cittadino onorario di Stazzema (Lucca) e di Fivizzano (Massa Carrara).
L'archivio, fondato nel 2016, probabilmente troverà sede nell'ex ospedale di San Giovanni di Dio in Borgo Ognissanti, nel centro di Firenze, dove domani sarà effettuato un sopralluogo. «Ospitare questo importante archivio – ha detto Rossi – ci pare un bel modo per dare un contributo alla costruzione di una memoria effettiva di questo Paese, di cui c'è grande bisogno. Troveremo il modo di supportare questa iniziativa facendo sì che sia garantito a storici e studiosi l'utilizzo della nuova sede».
Il governatore ha sottolineato che «la nostra è la scelta di una Regione che ha avuto 4mila vittime della tragica scia di sangue lasciata dall'esercito tedesco in ritirata, aiutato dai repubblichini italiani. Tra le vittime di queste azioni turpi ci sono anche i più di mille deportati nei lager nazisti».
La figlia di Giustolisi, Livia, ha parlato di «un miracolo che si è avverato» e si è detta «felicissima della decisione presa dalla Regione Toscana».
Nel corso della cerimonia sono stati conferiti i riconoscimenti del premio 'Verità e giustizia' intitolato e Franco Giustolisi. Vincitori di questa quinta edizione sono: Federica Iezzi del Manifesto; Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera; Giulio Mola del Quotidiano nazionale; Valerio Cataldi del Tg3; Paolo Berizzi, autore di 'Nazitalia'; Benedetta Tobagi, autrice di 'Piazza Fontana'; Francesca Mannocchi per 'Io Khaled vendo uomini e sono innocente'.
Premio speciale della giuria dalla redazione di 'Report'. Premio alla memoria a Vittorio Nisticò e al giornale 'l'Ora'. Premio radiofonia a Roberto Festa (Radio Popolare).