Quotidiani e internet in crescita (i primi grazie alla free press), tutti gli altri media in calo. In Spagna la periodica rilevazione sui consumi effettuata da Egm (Estudio General de Medios) per il periodo ottobre 2004-maggio 2005 sembra confermare una tendenza in atto già da tempo.
(Astro9colonne) - Madrid, 1 lug - Quotidiani e internet in crescita (i primi grazie alla free press), tutti gli altri media in calo. In Spagna la periodica rilevazione sui consumi effettuata da Egm (Estudio General de Medios) per il periodo ottobre 2004-maggio 2005 sembra confermare una tendenza in atto già da tempo. Il dato più rilevante è l’ulteriore calo dell’audience televisiva: il consumo giornaliero medio passa da 230 a 221 minuti, la soglia più bassa degli ultimi anni (era di 239 minuti nel novembre 2003). La tv perde ascoltatori soprattutto tra i giovani, che le preferiscono internet, i videogiochi, i canali musicali delle radio e, appunto, la free press. Situazione più tranquilla per quanto riguarda le radio, che conservano i loro 109 minuti di ascolto medio. Un altro settore in forte crisi è quello dei supplementi domenicali dei quotidiani, che registrano un tasso di consumo del 28,9% a fronte del 41% dei giornali che li veicolano. La free press, si diceva, va forte: la new entry è “Qué”, che ha conquistato 1,9 milioni di lettori, collocandosi alle spalle di “20 minutos”, che ha 150 mila lettori in più e supera per la prima volta la soglia dei 2 milioni di lettori. Il terzo quotidiano gratuito, “Metro”, è a quota 1,8 milioni. I tre gratuiti sono tra i quattro quotidiani più letti dagli spagnoli (il primo resta, ora davvero per un soffio, El Pais). Nel complesso, i quotidiani hanno acquisito 39 mila nuovi lettori. Egm ha monitorato anche il consumo di internet: 7,4 milioni di spagnoli (il 20% della popolazione attiva, l’1,6% in più dell’ultima rilevazione) si connettono quotidianamente al Web: l’incremento è dovuto in gran parte alla “conversione” tecnologica degli ultra 55enni.