L'Assemblea sindacale della redazione di Liberazione, riunita il 3 giugno 2008, prende atto dell’indisponibilità dell’editore, comunicata dall'Amministratore delegato al Cdr, a provvedere alle normali misure di sostituzione estiva dei redattori in ferie.
Una prassi invece normale, che in questo come in tutti i giornali si attua ogni anno. Sorprende perciò la decisione di negarla per i mesi estivi a venire, con un atteggiamento di totale chiusura che non ha consentito nemmeno l'apertura di una trattativa. Sconcerta poi la soluzione alternativa che pare già decisa dall'amministrazione editoriale: ossia la riduzione del numero di pagine quotidiano della testata. Una decisione anche questa ventilata al Cdr e annunciata come operativa già per i prossimi giorni, senza neanche una comunicazione formale. La redazione di Liberazione ritiene un grave segnale il passaggio da 24 pagine quotidiane a 20 sin, dal mese di giugno e dunque per l'intero periodo del dibattito congressuale in cui è impegnato il partito-editore. Un segnale meno spiegabile perché segue uno sforzo serio di rilancio della testata, che ha visto la cooperazione delle lavoratrici e dei lavoratori e delle strutture sindacali: e che si è concretizzato nel nuovo formato e nella nuova veste grafica del quotidiano in edicola così come nella nuova iniziativa dell'edizione pomeridiana a distribuzione gratuita, con riscontri di recupero delle vendite e di maggiori introiti che pure l'editore stesso ha comunicato verbalmente al Cdr. La redazione di Liberazione crede che la testata debba continuare sulla strada del miglioramento e del rilancio tanto più nella drammatica situazione di incertezza generata dal risultato elettorale del 13 e 14 aprile, con l'esclusione de la Sinistra-l'Arcobaleno dal Parlamento. in ogni caso qualsiasi disegno generale per affrontare la nuova situazione deve, dal punto.di vista sindacale, vincolarsi a due condizioni: 1) la trasparenza degli obiettivi e dei mezzi; 2) la subordinazione al confronto tra le parti. L'Assemblea sindacale della redazione respinge dunque ogni iniziativa che riduca la foliazione per i mesi di giugno e di luglio, ribadisce la richiesta di un piano di sostituzioni estive e torna ad invitare Amministratore ed editore ad un confronto aperto sulle necessità attuali di gestione dei costi, senza atti compiuti e unilaterali che li facciano pagare solo alle lavoratrici e ai lavoratori, peraltro con ben scarso rilievo economico. L'Assemblea delle giornaliste e dei giornalisti e il Comitato di Redazione di Liberazione