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Rai 26 Set 2011

“Solidarietà alla lotta dei giornalisti del Tgr Giusto il ritiro delle firme in vista dello sciopero”

 “La Federazione Nazionale della Stampa Italiana esprime la più convinta solidarietà e partecipazione all’iniziativa dell’Unione sindacale dei giornalisti della Rai. Il comportamento del Direttore della Testata giornalistica regionale, Maccari, che ha modificato il proprio piano editoriale “in corsa” prevedendo la cancellazione della terza edizione del Tg regionale, dando vita ad una nuova trasmissione sul canale Rai News 24, non poteva che avere una dura risposta.

 “La Federazione Nazionale della Stampa Italiana esprime la più convinta solidarietà e partecipazione all’iniziativa dell’Unione sindacale dei giornalisti della Rai. Il comportamento del Direttore della Testata giornalistica regionale, Maccari, che ha modificato il proprio piano editoriale “in corsa” prevedendo la cancellazione della terza edizione del Tg regionale, dando vita ad una nuova trasmissione sul canale Rai News 24, non poteva che avere una dura risposta.

Si tratta di una scelta che riduce e devasta l’informazione regionale, punendo gli utenti, snaturando, al tempo stesso, Rai News 24 attaccandone l’autonomia editoriale.
La decisione dell’azienda di mantenere “temporaneamente” la terza edizione, evidentemente assunta di fronte al levarsi delle proteste, non è una risposta soddisfacente.
La Fnsi solidarizza con la decisione dell’Usigrai di invitare i colleghi delle redazioni regionali a ritirare le proprie firme dai servizi quale prima forma di protesta in vista dello sciopero vero e proprio.
E’ sempre più evidente come in Rai vi siano vertici aziendali del tutto inadeguati che sembrano impegnati soprattutto a depotenziare l’azienda del servizio pubblico radiotelevisivo favorendo, così, di fatto, la concorrenza privata. Non è neppure necessario ricordare che quanto sta accedendo è l’ultimo di una lunga serie di episodi di ridimensionamento della capacità produttiva e di tenuta del servizio pubblico sul mercato radiotelevisivo.
La Rai è un bene culturale ed industriale del Paese. Va difesa. Come ha chiesto il segretario dell’Usigrai, Carlo Verna, è necessario che le istituzioni di garanzia si  facciano sentire e valere.
La Fnsi rivolge ai colleghi ed agli stessi utenti del servizio pubblico l’invito a partecipare alle iniziative che saranno programmate in varie località all’insegna della parola d’ordine “Riprendiamoci la Rai”.

RAI: COORDINAMENTO CDR, SOSTEGNO A RAINEWS E ALLA TGR

I Comitati di Redazione di Tg1, Tg2, Tg3, Giornale Radio, Gr Parlamento, Rai Parlamento, Televideo, Rai International, Rai Sport e Ufficio Stampa Rai "sono al fianco delle redazioni di Rainews e della TgR nel loro primo giorno di sciopero delle firme per protestare contro un progetto che snatura l'all-news e accentra e svilisce l'informazione regionale" E' detto in un comunicato dove si evidenziano i diversi problemi delle testate e che l'azienda non risolve. "Come dimostra - ad esempio - l'incapacita' di porre rimedio al crollo degli ascolti del Tg1, di nominare un direttore per le testate (Tg2, Rai Parlamento e Gr Parlamento) guidate ad interim da tempo, di dare un progetto di sviluppo per Televideo e di ripristinare un sistema di rilevazione dei dati d'ascolto della radio (che manca da oltre un anno)".
All'elenco si aggiunge poi la decisione di sostituire gli spazi lasciati liberi in seconda serata su Rai3, dopo la chiusura del programma 'Parla con me', con repliche e telefilm, il che finisce con riflettersi negativamente - la nota sindacale parla di "affossamento" - su 'Linea Notte' del Tg3, "rifiutando inoltre di affidare all'informazione spazi destinati a meri riempitivi". I giornalisti Rai "non lasceranno che si prosegua su questa strada di smantellamento del Servizio Pubblico. Per questo tutti i CdR confermano il proprio sostegno alle 2 giornate di sciopero proclamate dall'Usigrai (secondo le modalita' definite dall'assemblea dei Comitati di Redazione)" all'insegna dello slogan "Riprendiamoci la Rai!". (AGI)

Dichiarazione del segretario Usigrai Carlo Verna

Di fronte ad un sindacato che ha il coraggio di proporre la strada dell'accorpamento fra testate,il direttore generale non trova di meglio che proporre la moltiplicazione delle poltrone. Si chiama "sgoverno". Lorenza Lei deve saper dare risposte serie o andarsene, evidenziando così alle istituzioni del Paese quale sia la drammatica crisi del servizio pubblico e quale la priorità assoluta: le legge che cambi la governance per evitare che la Rai, attraverso vergognose spartizioni si trasformi in un disservizio pubblico.
Carlo Verna
(segretario nazionale Usigrai)

“E’ appena partita la nuova programmazione della Tgr e, in contemporanea, l'iniziativa dell'Usigrai per chiedere ai colleghi un voto sul piano editoriale del direttore Alberto Maccari (ritenendolo modificato rispetto a quello approvato dopo l'insediamento) e lo sciopero delle firme in dissenso con le scelte dell'azienda e della testata. Non c'è dubbio che l'esordio di ‘Italia sera’, in onda alle 22,30 su Rainews, avvenga nel segno dell'approssimazione senza il confronto con il sindacato, le redazioni e i Direttori responsabili delle Testate coinvolte sui contenuti della trasmissione e sulle carenze di personale e dotazioni tecniche, in evidente conflitto con il ruolo di Rainews.” E’ quanto dichiara Dino Gardi dell’Esecutivo Usigrai a nome della compoente Rai-l’Alternativa. “Un'approssimazione resa ancora più macroscopica dalla decisione di cancellare e poi di ripristinare, dopo le proteste dei giornalisti e di un ampio fronte politico, la terza edizione del Tg regionale.” – continua Gardi - “Il ritiro delle firme dai servizi e le due giornate di sciopero affidate dall'assemblea dei cdr all'esecutivo Usigrai sono chiara conseguenza di una situazione di preoccupante incertezza che riguarda la nostra azienda nel complesso e che coinvolge tutti i lavoratori. Alla Rai serve, senza ulteriori indugi, un deciso cambio di rotta che tuteli e valorizzi la mission di servizio pubblico e ne metta in sicurezza i conti economici.” Quindi, conclude Gardi a nome di tutta la componente, “Se sul voto al nuovo piano editoriale del direttore Maccari – che in ogni caso non ha alcun valore formale - ci rimettiamo alla libera scelta dei colleghi, come Usigrai l'Alternativa confermiamo invece che non prenderemo parte alle manifestazioni pubbliche 'Riprendiamoci la Rai' (già programmate per i prossimi giorni in varie parti d’Italia) che riteniamo pretestuose, strumentali e controproducenti. Manifestazioni che, come già osservato in passato, finiscono per fare delle legittime battaglie del sindacato Rai, la cinghia di trasmissione di altri interessi. Spesso, di quegli stessi interessi politici e quei ‘vizi’che si vorrebbero - ma solo a parole - combattere e allontanare dal servizio pubblico.”

RAI – L’Alternativa

Rai TGR . Dichiarazione del segretario Usigrai Carlo Verna

Il piano editoriale è oggettivamente variato e dunque va valutato dai giornalisti della Tgr. Per questo da domani si torna in tutta Italia (anche a Napoli,dove la redazione sfiduciò l'anno scorso il Direttore) a votare su Alberto Maccari. Il Direttore dell'informazione regionale, che raggiungerà fra poco più di tre mesi i limiti di età, ha dato la chiara sensazione di aver smarrito il termometro della situazione nelle sue redazioni in rivolta per varie ragioni ,di non essere stato solidale in alcun modo né coi suoi stessi redattori, né col collega Direttore Mineo i cui spazi e la cui autonomia andrà a violare col nuovo programma Italia Sera (tutti allo sbaraglio per ritardi nelle prove ndr), forte del sostegno di quella parte di azienda che fa capo al vice direttore generale Antonio Marano, già compagno di disavventura di Mauro Masi .Le dichiarazioni del direttore di Rainews sono estremamente chiare e condivise da quella redazione, che al pari di quelle della Tgr domani aderirà allo sciopero delle firme proposto dall'Usigrai. Una situazione incandescente che plasticamente costituisce uno e solo uno degli esempi di una Rai allo sbando .Fermatevi!Fermateli! Siamo alla vigilia di uno scontro senza precedenti. Chi ha il potere di intervenire lo faccia subito.

COMUNICATO CDR TELEVIDEO

Il Comitato di Redazione di Televideo condivide le motivazioni che hanno indotto l’assemblea dei Cdr ad affidare all’Usigrai due giornate di sciopero sotto lo slogan "Riprendiamoci la Rai" e coglie l’occasione per evidenziare lo stato di estremo disagio che soffre da anni la Testata per l’assenza di prospettive e di un progetto industriale di rilancio.
I giornalisti di Televideo denunciano il tentativo di "spegnere" una testata giornalistica che gode da sempre del riconoscimento di milioni di utenti. Ad amplificare tale percezione, non ultimo, l’episodio relativo alla cancellazione della trasferta di un solo inviato alla Mostra del Cinema di Venezia, motivata da un drastico contenimento dei costi. Contenere il costo di un solo inviato,che nel caso di Televideo, non prevede spese di altro personale, significa annullarne il ruolo di Testata giornalistica. Il Cdr pur consapevole delle attuali difficoltà economiche aziendali critica la scelta miope di tagli indiscriminati. La redazione soffre già da molti anni una logica di risparmio e rigore che ne comprime la vita professionale.
Ma questo grave episodio toglie ruolo, autonomia e voce a una testata che da 27 anni è leader nel servizio pubblico televisivo con un’informazione 24 ore su 24 e milioni di contatti giornalieri.

Il Cdr di Televideo
Roma, 23 settembre 2011

 

TERZA EDIZIONE TGR? SÌ MA “TEMPORANEA”

La terza edizione della Tgr continuerà ad andare in onda "temporaneamente" scrive l'azienda, ma all'Usigrai le vittorie di Pirro non piacciono. Anche perché resta l'attacco all'autonomia editoriale di Rainews. L'incontro di conciliazione è fallito per questa e altre ragioni e dunque si andrà avanti
nell' iniziativa di sciopero. Un'azienda che sembra fuori controllo non è riuscita a dare risposte al Tg2,a Rai Parlamento e a Gr Parlamento, testate da troppo tempo guidate da direttori ad interim. Il caso Tg1 resta irrisolto.
È in gioco il futuro della Rai e non lo faremo pregiudicare da vertici aziendali il cui comportamento si commenta da sé, o viene addirittura dagli stessi protagonisti commentato negativamente senza che però nessuno si decida a lasciare la poltrona.
Nel segno dell'improvvisazione lunedì' partirà la trasmissione Italia Sera,che centralizza l'informazione regionale e snatura la missione di Rainews.In attesa di fissare la data dello sciopero sentendo i cdr di tutte le testate coinvolte l'esecutivo Usigrai ha comunicato al direttore della Tgr Alberto Maccari che lunedì il suo piano editoriale sarà di nuovo sottoposto a voto. A partire dalla stessa data e per il momento fino al giorno dello spoglio sarà attuato nella Tgr il cd. "sciopero delle firme", vista la norma contrattuale che prevede il diritto del giornalista, in caso di dissenso, di ritirare la firma, la voce e la propria immagine.
Il 4 ottobre inizierà da Trieste il tour dell'Usigrai "Riprendiamoci la Rai", iniziativa aperta ai cittadini e alle forze politiche e sociali.
Esecutivo Usigrai

RAI: PRESIDENTE ARS, GRAVE SOPPRIMERE EDIZIONE NOTTURNA TG REGIONALI

''Trovo assurdo quanto errato sopprimere la terza edizione dei telegiornali regionali, poiché questa decisione si traduce in una pesante limitazione del diritto all'informazione dei cittadini e del pluralismo istituzionale''. Lo ha detto il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, commentando la decisione del Cdp Rai circa la cancellazione dell'edizione notturna dell'informazione regionale della terza rete.
''Come opportunamente evidenziato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - ha aggiunto - la specificità dell'informazione regionale è un valore da preservare e pregiudicarla, limitandola, costituisce una grave penalizzazione dei territori e, inoltre, genera serie preoccupazioni circa il futuro delle professionalità e dei giornalisti impiegati nelle testate regionali dell'azienda. Auspico, pertanto - ha concluso Cascio -, che sul punto il Cdp riveda la sua posizione''. (ADNKRONOS)

RAI: CDR TG LOMBARDIA DENUNCIA MINZOLINI PER CENSURA

Il comitato di redazione del telegiornale Rai della Lombardia ha inviato un esposto all'Ordine dei giornalisti del Lazio con la richiesta di apertura di un procedimento disciplinare nei confronti del direttore del TG1 Augusto Minzolini e di altri due colleghi per aver apportato "tagli di natura censoria in un servizio realizzato da una collega della sede RAI di Milano e trasmesso nel telegiornale nazionale". Lo rende noto lo stesso Comitato di redazione che aggiunge: "I tagli che hanno modificato nel senso e nella struttura il servizio che aveva come oggetto 'I matrimoni gay nella chiesa valdese', non sono stati né concordati  né tantomeno comunicati all'autrice che, in base al contratto giornalistico, avrebbe potuto chiedere il 'ritiro della firma' dal servizio". (AGI)

RAI: FORMIGONI, INACCETTABILE CANCELLAZIONE TERZA EDIZIONE TGR

Definisce "grave e inaccettabile" la decisione dei vertici Rai di cancellare la terza edizione dei telegiornali regionali, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che in una nota attacca questa scelta. "È una decisione che riduce lo spazio di informazione per tutti i territori e le regioni italiane - afferma Formigoni – una riduzione tanto più contraddittoria rispetto alla crescita di ruolo delle Regioni, degli Enti locali e delle società civili nella vita pubblica. Un territorio come la Lombardia, ha bisogno di vedere moltiplicati gli spazi di informazione". (AGI)

Documento Cdr Giornale Radio RAI

Il Comitato di Redazione del Giornale Radio Rai esprime solidarietà ai colleghi delle testate regionali e di Rai News, appoggiando la protesta per l’annunciata soppressione della terza edizione del Telegiornale Regionale, già a partire da lunedì 26 Settembre 2011.
I trenta minuti di “Italia Sera”, che prenderebbero il posto della terza edizione del Telegiornale Regionale, rischiano di depotenziare l’informazione sul territorio e snaturare la mission di Rainews.
Per quanto riguarda il Giornale Radio Rai, chiediamo con forza all’azienda di affrontare con tempestività e chiarezza il problema dei dati di ascolto, che mancano da oltre 1 anno, rendendo impossibile, come cdr, ogni tipo di valutazione e monitoraggio: dalla verifica del gradimento dei nostri programmi alle ripercussioni sulla raccolta pubblicitaria.
Il cdr del Giornale Radio Rai

RAI: TGR; TONDO ACCANTO A GIORNALISTI, TORNINO RAGIONI RAI3
BENE AUDIZIONE VERTICI IN CONFERENZA UNIFICATA REGIONI

Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo (Pdl), si dichiara ''accanto ai giornalisti
dell'azienda del servizio pubblico nel chiedere un ritorno alle ragioni della terza rete, quella che doveva essere contemporaneamente espressione e strumento di crescita e di coesione sociale nelle singole regioni e nel Paese''.
''L'informazione regionale della Rai - afferma in una nota - è per realtà storicamente affermata una componente importante della vita sociale, economica e politica del Friuli Venezia Giulia. Le scelte che i vertici Rai stanno facendo in relazione alla già maltrattata terza edizione dei Tg regionali mi trovano accanto ai giornalisti dell'azienda del servizio pubblico''.
Per Tondo ''le redazioni regionali sono un patrimonio di professionalità e servizio che non va svilito né disperso se si vuole mantenere alla Rai il ruolo di servizio pubblico al Paese e ai suoi diversi territori. Trovo assolutamente opportuna - conclude - l'iniziativa della Conferenza dei presidenti delle Regioni che oggi ha chiesto un'audizione dei vertici Rai in Conferenza Unificata''. (ANSA)

RAI: PISAPIA, TAGLIO TGR DECISIONE SBAGLIATA E INCOMPRENSIBILE

Quella di ridurre di un'edizione il Tgr Lombardia è "una decisione sbagliata e incomprensibile".
Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, si aggiunge al coro di protesta contro la decisione dei vertici della Rai di cancellare la terza edizione dei telegiornali regionali facendo notare che "ridurre lo spazio di informazione regionale contrasta con l'esigenza sentita da tutti i cittadini di una maggiore attenzione verso i problemi delle comunità locali".
Per Pisapia, si tratta di "una decisione ancora più grave pensando agli appuntamenti che attendono la Lombardia e Milano, prima fra tutti l'Expo 2015, che meritano un'attenzione particolare da parte del servizio pubblico. Spero quindi – è la conclusione del sindaco - che in vertici della televisione di Stato tornino sui loro passi, mantenendo la terza edizione del Tgr". (AGI)

RAI: TGR; UPI, CONTRARI A CHIUSURA DELL'INFORMAZIONE LOCALE

''Auspichiamo che la Rai torni indietro sulla decisione di cancellare la terza edizione dei tg regionali, riducendo cosi drasticamente gli spazi di informazione pubblica locale, già estremamente ridotti". Lo ha detto il Presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione nel corso della riunione della Conferenza Unificata di oggi.
"Chiederemo ufficialmente all'azienda di aprire un confronto sul potenziamento delle edizioni locali dei Tg Rai, indispensabile per offrire ai cittadini una corretta e completa informazione sulle notizie che riguardano questioni che li interessano da vicino". Il Presidente Castiglione ha inoltre espresso solidarietà nei confronti dei giornalisti delle testate giornalistiche Rai regionali. (ANSA)

RAI: PODESTÀ, TAGLIO TGR CON STESSO CANONE PENALIZZA CITTADINI

Anche il presidente della Provincia di Milano fa sentire la propria voce per scongiurare il taglio di un'edizione del Tgr Lombardia. Guido Podestà ha esortato il Consiglio di amministrazione della Rai a non tradurre nei fatti la decisione assunta facendo notare che "l'eventuale riduzione di questi spazi, come hanno sottolineato i presidenti di Regione in sede di Conferenza, finirebbe per penalizzare la completezza dell'informazione sul territorio a tutto discapito dei cittadini. Per quanto concerne in particolare il milanese e Milano - ha proseguito - sono inoltre convinto che i tre milioni di residenti nell'area volano economico del Paese giudicherebbero il 'taglio' dei Tgr distonico rispetto a un'entità immutata del canone". (AGI)

RAI: LOMBARDO, GRAVE ERRORE CANCELLARE TERZA EDIZIONE TGR

"La scelta di cancellare la terza edizione dei telegiornali regionali è un errore strategico
della Rai, errore ancor più grave se pensiamo alle complessità e alla gravità degli attuali problemi del nostro Paese e al ruolo, sempre più centrale, assunto dalle Regioni e dagli enti locali". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo.
"La riduzione degli spazi di informazione sui territori regionali - ha aggiunto - sarebbe una grave macchia nel curriculum della Tv di Stato. Oggi più di ieri si deve garantire tempestività e profondità nella copertura delle notizie del territorio". (ADNKRONOS)

EDITORIA: ASU SOLIDALE CON SCIOPERO GIORNALISTI RAI

L’Associazione Stampa Umbra (ASU), aderente alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI), solidarizza con i due giorni di sciopero programmati dall’USIGRAI, sindacato dei giornalisti RAI, contro il decadimento dell’azienda, per la correttezza e il pluralismo dell’informazione del servizio pubblico radiotelevisivo. L’ASU intende, in particolare esprimere la propria vicinanza e solidarietà ai colleghi della sede Rai di Perugia e dell’Umbria, condividendo la battaglia tesa ad impedire la chiusura, prevista dall’azienda,  della terza edizione dei Tg  regionali, chiusura che impoverirebbe ulteriormente i canali informativi e culturali delle realtà locali.

VERNA: “IL DIRETTORE MACCARI HA RINUNCIATO AD OGNI AUTONOMIA”

''Con un colpo di spugna la Rai prepara la cancellazione della terza edizione della Tgr, prima ancora dell'incontro di conciliazione previsto giovedì prossimo dopo l'indizione di una giornata di sciopero da parte dell'assemblea dei comitati di redazione''.
Lo afferma in una nota il segretario Usigrai Carlo Verna. ''Al di là del contrasto tra le dichiarazioni di rilancio dell'informazione regionale e i provvedimenti effettivi - prosegue Verna -, ci sono delle iniziative che sembrano tese a volere uno scontro e c'è un serio problema di credibilità di un tavolo sindacale caratterizzato da comportamenti incomprensibili anche del direttore Alberto Maccari, che sembra aver rinunciato a qualunque autonomia rispetto ai diktat aziendali nel segno dell'infofobia e cestinato di fatto il suo stesso piano editoriale, che naturalmente, come deciso dai CdR, quando ufficialmente variato sarà nuovamente sottoposto al voto''. (ANSA)
L'Associazione della Stampa di Puglia si schiera al fianco dei giornalisti della TGR Rai Puglia e ne condivide le preoccupazioni per il futuro dell'informazione nella tv pubblica nel suo complesso. In particolare, il sindacato dei giornalisti pugliesi considera non più rinviabile la nomina del caporedattore della Tgr Puglia. Invita pertanto il direttore Alberto Maccari a tenere fede ai propri impegni e a procedere alla nomina del caporedattore, valorizzando, come più volte annunciato e promesso, le professionalità interne e consentendo alla redazione giornalistica della Rai Puglia di allinearsi alle altre realtà regionali. Ulteriori ritardi nella nomina, oltre ad essere incomprensibili ed inaccettabili, renderebbero legittime tutte le iniziative di lotta che i giornalisti sono pronti ad intraprendere, alle quali l'Associazione della Stampa di Puglia annuncia fin d'ora il proprio sostegno in tutte le sedi.

L’Assemblea di Redazione della TGR – Bari,
condivide
le preoccupazioni espresse dall’Assemblea Nazionale dei CDR, riunita a Roma il 15 settembre scorso, ne sostiene le iniziative di sciopero e
chiede
alla Direzione della TGR di presentare un nuovo piano editoriale che anteponga a qualunque nuova iniziativa la messa a disposizione delle risorse umane e materiali necessarie a garantire la qualità del prodotto.
In merito alla mancata nomina del Caporedattore della Redazione di Bari (ruolo ricoperto ad interim da 13 mesi dall’ex Caporedattore ed attuale Vicedirettore Giancarlo Spadoni), preso atto che l’impegno assunto dal Direttore Alberto Maccari a nominare il Caporedattore (scegliendolo all’interno della redazione) è stato ulteriormente disatteso, l’Assemblea
proclama
lo stato di agitazione - con l’osservanza rigorosa delle prescrizioni contrattuali – e chiede al Direttore Alberto Maccari e al Segretario Naz.le dell’USIGRAI Carlo Verna di partecipare alla prossima assemblea della redazione di Bari che si convoca sin d’ora per il giorno 5 ottobre 2011

RAI: REGIONI, GRAVE CANCELLAZIONE TERZA EDIZIONE TG REGIONALI

"La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome giudica grave la decisione assunta nei vertici Rai di cancellare la terza edizione dei telegiornali regionali". Lo si legge nell'ordine del giorno approvato oggi dalla Conferenza delle Regioni, presieduta da Vasco Errani.
"La soppressione della edizione notturna della informazione regionale dalla terza rete Rai è un errore che va a discapito della completezza della informazione sui territori e per i territori. Ad oggi - si legge ancora nell'odg -  inoltre, non appare chiaro il disegno strategico che punta al coinvolgimento della testata RaiNews24 per rafforzare l'informazione regionale e la sua specificita'". Per la Conferenza delle Regioni, si tratta di una decisione "che lede il diritto alla informazione dei cittadini e che rappresenta un colpo alla necessità di rispettare il pluralismo istituzionale riconosciuto dalla stessa Costituzione nell'articolo 114". La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome lancia quindi un appello "al Consiglio di Amministrazione della Rai affinché ci sia un ripensamento della scelta intrapresa e chiede un incontro con lo stesso Cda per avviare un confronto sulle strategie che l'azienda Rai ha perseguito o intende perseguire per il rafforzamento della informazione dedicata ai territori, con l'obiettivo anche di verificare ipotesi che consentano il mantenimento della terza edizione dei telegiornali regionali.
Le Regioni ritengono che l'informazione regionale rappresenti una delle caratteristiche peculiari del Servizio pubblico radiotelevisivo, un valore aggiunto che la Rai non dovrebbe limitare e che dovrebbe caratterizzare tutte le reti".
Nel confermare la solidarietà ai giornalisti, i governatori invitano il ministro dei Rapporti con le Regioni a "valutare la convocazione di una audizione in Conferenza Unificata del Presidente del Consiglio di Amministrazione e del Direttore Generale della Rai per una informativa sulle strategie aziendali per lo sviluppo e il futuro della testata giornalistica regionale dell'Azienda". (AGI)

Il Comitato di Redazione della Sede RAI per il Friuli Venezia Giulia respinge con fermezza l’intenzione dell’Azienda e ufficializzata quest’oggi dal direttore della TgR Maccari, di cancellare dal prossimo 26 settembre la terza edizione del telegiornale regionale per sostituirla con uno spazio informativo sul canale RAINEWS.
Simile decisione ci risulta inaccettabile nei modi e nei tempi in cui è stata determinata. Nei modi, senza nessun confronto sindacale e con una scelta neanche lontanamente prevista dallo stringato piano editoriale presentato nel 2009 dalla Direzione di Testata. Nei tempi, in quanto il canale RAINEWS non copre per intero il territorio nazionale creando così un grave disservizio ai telespettatori delle aree non ancora raggiunte dal segnale.
Riteniamo che i trenta minuti di “Italia Sera”, che prenderebbero il posto della terza edizione del Telegiornale regionale, siano un progetto che non risponde all’esigenza di potenziare l’informazione su territorio e anzi sia insufficiente a garantirne la completezza. Si tratta infatti di un contenitore nazionale dove la presenza delle singole regioni risulterebbe saltuaria e con una durata di pochi decine di secondi.
Il CdR del Friuli Venezia Giulia fa proprie le preoccupazioni dei colleghi di tutte le altre sedi regionali e conferma la piena adesione alle iniziative di sciopero previste dal documento uscito dall’Assemblea Nazionale dei Comitati di Redazione.
Chiede infine che alla luce di tale iniziativa della Testata venga sottoposto all’esame delle redazioni un nuovo piano editoriale della TgR.

Il CdR del Friuli Venezia Giulia

L'Assostampa Fvg è al fianco dei colleghi della sede Rai regionale, impegnati con l'Usigrai a contrastare il comportamento del direttore della testata giornalistica regionale, che ha modificato il proprio piano editoriale “in corsa” prevedendo la cancellazione della terza edizione del Tg regionale, dando vita a una nuova trasmissione sul canale Rai News 24. Si tratta di una scelta che riduce e devasta l’informazione regionale, punendo gli utenti, snaturando al tempo stesso Rai News 24 e attaccandone l’autonomia editoriale.
La decisione dell’azienda di mantenere “temporaneamente” la terza edizione, evidentemente assunta di fronte al levarsi delle proteste, non è una risposta soddisfacente. Il sindacato dei giornalisti solidarizza con la decisione dell’Usigrai di invitare i colleghi delle redazioni regionali a ritirare le proprie firme dai servizi quale prima forma di protesta in vista dello sciopero vero e proprio. E’ sempre più evidente come in Rai vi siano vertici aziendali del tutto inadeguati che sembrano impegnati soprattutto a depotenziare l’azienda del servizio pubblico radiotelevisivo, favorendo la concorrenza privata. Quanto sta accedendo è l’ultimo di una lunga serie di episodi di ridimensionamento della capacità produttiva e di tenuta del servizio pubblico sul mercato radiotelevisivo. La Rai è un bene culturale ed industriale del Paese. Va difesa. Come ha chiesto il segretario dell’Usigrai, Carlo Verna, è necessario che le istituzioni di garanzia si facciano sentire e valere.
Ma ecco il comunicato diffuso dal Cdr Rai Fvg: "Il Comitato di Redazione della Sede Rai Fvg respinge con fermezza l’intenzione dell’Azienda di cancellare la terza edizione del telegiornale regionale per sostituirla con uno spazio informativo sul canale Rainews. Simile decisione risulta inaccettabile nei modi e nei tempi in cui è stata determinata. Nei modi, senza nessun confronto sindacale e con una scelta neanche lontanamente prevista dallo stringato piano editoriale presentato nel 2009 dalla direzione di testata. Nei tempi, in quanto il canale Rainews non copre per intero il territorio nazionale creando così un grave disservizio ai telespettatori delle aree non ancora raggiunte dal segnale. Riteniamo che i trenta minuti di “Italia Sera”, che prenderebbero il posto della terza edizione del Telegiornale regionale, siano un progetto che non risponde all’esigenza di potenziare l’informazione su territorio e anzi sia insufficiente a garantirne la completezza. Si tratta infatti di un contenitore nazionale dove la presenza delle singole regioni risulterebbe saltuaria e con una durata di pochi decine di secondi. Il CdR Rai Fvg fa proprie le preoccupazioni dei colleghi di tutte le altre sedi regionali e conferma la piena adesione alle iniziative di sciopero previste dal documento uscito dall’Assemblea Nazionale dei Comitati di Redazione. Chiede infine che alla luce di tale iniziativa della Testata venga sottoposto all’esame delle redazioni un nuovo piano editoriale della TgR".

ASSOCIAZIONE LIGURE GIORNALISTI
LA RAI E L’INFORMAZIONE REGIONALE?
SI POTENZIA TAGLIANDO IL TGR DELLA LIGURIA

La Rai prosegue nella sua politica di “potenziamento” dell’informazione e da lunedì 26 settembre taglia la terza edizione dei Tgr regionali, compreso quello della Liguria.
Una scelta scellerata e ufficializzata oggi dalla direzione.. L’Associazione Ligure dei Giornalisti-Fnsi sostiene e condivide le iniziative, sciopero compreso, decise dai giornalisti della Rai, contro una politica aziendale sempre più ondivaga e senza precisi piani di potenziamento della rete informativa, in aperto contrasto con quello che era stato il progetto di `Buongiorno Regione´.
Le redazioni avevano sollecitato e sostenuto la necessità di offrire una terza edizione dei Tgr più ampia rispetto a quella, risicata, attualmente programmata e in un orario migliore rispetto ad un’edizione oggi collocata ad ora tarda.
La proposta alternativa (uno spazio gestito da Roma su RaiNews) si scontra con la necessità di potenziamento dell’informazione regionale, centralizzandola e impoverendo l’offerta del servizio pubblico che dovrebbe essere il primo obiettivo della Rai.

RAI: TOSINI (UGL), CHIUSURA TGR NOTTE ALTRO DURO COLPO A LAVORATORI E INFORMAZIONE

"E' impensabile pensare di cancellare l'edizione notturna del Tg Regionale della Rai senza confrontarsi prima con le parti sociali, perché tale decisione ricade innanzitutto sui lavoratori". Lo dichiara il segretario nazionale Ugl Telecomunicazioni-Rai, Fabrizio Tosini, spiegando che "una scelta di questo tipo avrebbe pesanti ricadute sui dipendenti, che finora si sono occupati della realizzazione del notiziario, e sull'offerta informativa regionale. Per non parlare del fatto che tutto ciò si verifica mentre si continua a prorogare il rapporto di lavoro a dirigenti in pensione, attraverso cospicui contratti di consulenza pluriennale".
"Sia sulle consulenze 'illustri' del servizio pubblico -dice Tosini- che sulla necessità di riaprire le trattative per il rinnovo del contratto nazionale la dirigenza Rai continua a nascondersi dietro un silenzio imbarazzante".
"Se veramente si vuole rilanciare la Rete e assicurare un servizio di qualità - conclude -, serve chiarezza e coerenza, eliminando consulenze e sprechi e pensando prima di tutto a chi fa muovere la macchina dell'informazione, ovvero tutti i dipendenti Rai". (ADNKRONOS)

RAI: PRESIDENTE ARS, GRAVE SOPPRIMERE EDIZIONE NOTTURNA TG REGIONALI

Palermo - ''Trovo assurdo quanto errato sopprimere la terza edizione dei telegiornali regionali, poiché questa decisione si traduce in una pesante limitazione del diritto all'informazione dei cittadini e del pluralismo istituzionale''. Lo ha detto il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, commentando la decisione del Cdp Rai circa la cancellazione dell'edizione notturna dell'informazione regionale della terza rete.
''Come opportunamente evidenziato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - ha aggiunto - la specificità dell'informazione regionale è un valore da preservare e pregiudicarla, limitandola, costituisce una grave penalizzazione dei territori e, inoltre, genera serie preoccupazioni circa il futuro delle professionalità e dei giornalisti impiegati nelle testate regionali dell'azienda. Auspico, pertanto - ha concluso Cascio -, che sul punto il Cdp riveda la sua posizione''. (ADNKRONOS)

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