Dopo la decisione del Cda del gruppo di conferire ad interim le funzioni di direttore a Guido Gentili, l'assemblea dei giornalisti del Sole 24 ore ha deciso a larghissima maggioranza di interrompere lo sciopero che da sabato ha bloccato la pubblicazione del quotidiano.
Terminata l’assemblea di redazione il sito web del quotidiano è tornato ad essere aggiornato regolarmente e domani il giornale sarà di nuovo in edicola. Sempre domani, intanto, è stato proclamato dalle Rsu uno sciopero dei dipendenti del gruppo focalizzato anche sul prossimo aumento di capitale.
Sospeso lo sciopero anche a Radiocor Plus, i cui giornalisti hanno però confermato lo stato di agitazione in attesa di ricevere dall’azienda le necessarie rassicurazioni.
L’assemblea di redazione di Radiocor Plus auspica, in una nota, che le decisioni assunte dal Cda del Sole 24 Ore ieri «siano il punto di partenza per un deciso e convinto cambio di passo nella gestione del gruppo» e, nell’augurare buon lavoro a Guido Gentili, augura che «l’attuale situazione di incertezza venga risolta al più presto con la nomina definitiva di un nuovo direttore» e torna a chiedere chiarezza sul nuovo piano industriale ed editoriale, «di cui le rappresentanze sindacali ancora non conoscono i contenuti».
A nome dell’assemblea, il Cdr di Radiocor Plus chiede quindi un incontro «urgente con i vertici aziendali per avere notizie sulla direzione dell’agenzia e sul ruolo assegnato a Radiocor Plus dal piano industriale, nonché sui tempi dell’aumento di capitale necessario per mettere in sicurezza l’intero gruppo».
Ecco il comunicato del Cdr che sarà pubblicato sull'edizione di domani del quotidiano.
Care lettrici, cari lettori,
torniamo oggi in edicola dopo 4 giorni di sciopero. Mai "Il Sole 24 Ore" era stato per tanto tempo senza uscire. E allora facciamo un po’ i cronisti su noi stessi, per una volta. È stata una scelta difficile, tuttavia per noi obbligata, dopo quanto emerso venerdì mattina con la notizia dell’indagine a carico, tra gli altri, anche di Roberto Napoletano. Ci è da subito apparso evidente che il giornale non sarebbe potuto andare in edicola con la firma di un direttore indagato per un reato assai grave come il concorso in false comunicazioni sociali, in ipotesi commesso durante la sua permanenza alla guida del Sole, il giornale dell’economia, della finanza e del diritto. Direttore che aveva già ricevuto il voto di sfiducia a ottobre dalla redazione, per la quota di corresponsabilità nell’avere determinato la grave crisi del gruppo. Questo al di là delle responsabilità penali che sono da accertare.
Abbiamo atteso per tempo una decisione dell’azionista di riferimento che prendesse atto della estrema gravità della situazione e dell’insostenibilità della posizione di Napoletano. Poi l’assemblea dei giornalisti ha deciso un’iniziativa senza precedenti: lo sciopero a oltranza sino al momento della rimozione. Questa è arrivata, nella forma della aspettativa non retribuita per 6 mesi, solo nella serata di lunedì dopo un consiglio di amministrazione straordinario. Abbiamo quindi saltato 4 numeri aspettando una scelta; un’attesa che però ci permette oggi di ripresentarci a testa alta davanti a voi, avendo tutelato il maggior bene possibile per un giornale, la sua credibilità, e l’onorabilità della redazione intera. Abbiamo ricevuto da voi tanti messaggi di sostegno. Vi ringraziamo e da questi vogliamo ripartire, certi che siete voi la nostra risorsa principale.
Di seguito, infine, la mozione approvata dall’assemblea.
L'assemblea dei redattori del Sole 24 ore decide con senso di responsabilità di revocare lo sciopero a oltranza finalizzato all'allontanamento del direttore Roberto Napoletano anche se la richiesta iniziale era l'uscita immediata e definitiva di Napoletano dal gruppo e non solo l'aspettativa di sei mesi sia pure non retribuita. Col medesimo senso di responsabilità l'assemblea accetta la decisione di sostituire Napoletano con un direttore ad interim.
Afferma che la testata ha bisogno in tempi brevi di una guida stabile che rilanci il giornale.
L'assemblea chiede anche che vengano prese rapidamente dall'azienda e ancor prima dall'azionista di riferimento, ovvero Confindustria, le misure per il rilancio, a partire da una congrua ricapitalizzazione del gruppo accompagnata da un piano editoriale serio che valorizzi la capacità della redazione di produrre contenuti di qualità.
L'assemblea esprime anche una grande preoccupazione per avere visto negli ultimi mesi all'opera logiche di potere finalizzate a scopi diversi da quello del bene del giornale. Ricorda dunque a Confindustria che l'obiettivo della redazione è e non potrà mai essere altro che il giornalismo, un giornalismo di alto livello e non asservito a interessi di casta.