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Rai 05 Lug 2012

Siddi: “Sempre più evidente la crisi del modello di governance Questo scandalo nel Servizio pubblico deve finire"

''L'elezione turbolenta del Cda Rai risolve un problema di gestione pratica dell'azienda, ma rende ancora più evidente la crisi del modello di ‘governance’ ''. Lo dichiara il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi. ''La tenaglia del partito del conflitto d'interessi - prosegue Siddi - la rende plasticamente chiara anche a chi sino ad ora aveva tollerato questa situazione, ritenendo impropriamente non centrale la questione. Questo modello di ‘governance’ è improprio rispetto a un'azienda istituzionale di produzione e garanzia di beni pubblici espressi nei settori dell'informazione, della culturale, dell'arte e dello spettacolo del Paese.

''L'elezione turbolenta del Cda Rai risolve un problema di gestione pratica dell'azienda, ma rende ancora più evidente la crisi del modello di ‘governance’ ''. Lo dichiara il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi. ''La tenaglia del partito del conflitto d'interessi - prosegue Siddi - la rende plasticamente chiara anche a chi sino ad ora aveva tollerato questa situazione, ritenendo impropriamente non centrale la questione. Questo modello di ‘governance’ è improprio rispetto a un'azienda istituzionale di produzione e garanzia di beni pubblici espressi nei settori dell'informazione, della culturale, dell'arte e dello spettacolo del Paese.

Alcune personalità elette di specchiate virtù potranno ridare decoro a un servizio pubblico radiotelevisivo ormai devastato; operando per la trasparenza, la correttezza di gestione, la riqualificazione della missione''.
''La sfida ineludibile - sostiene ancora il segretario Fnsi - sta più in alto e le pagine oscure di queste giornate dicono che c'è bisogno di una rivoluzione civile per cambiare radicalmente la ‘governance’ e i poteri di controllo sulla Rai''. (ROMA, 5 LUGLIO - ANSA)

SIDDI: “TRAFFICO DI INFLUENZA? CHIAREZZA O GESTIONE STRAORDINARIA”
“Questo scandalo deve finire. Al più presto. O il Parlamento risolve subito, con trasparenza, lo scandalo della mancata elezione del nuovo Cda della Rai, bloccato dal partito degli espedienti e dal conflitto degli interessi, o il Governo rompa ogni indugio e assicuri già entro domani una gestione straordinaria per l’azienda del servizio pubblico rispettosa della sua missione e del pluralismo culturale del Paese. Non se ne può proprio più e merita una vera e propria rivolta civile la concezione di “Rai mangiatoia”, di potere, sottopotere e di influenza, con cui partiti famelici e strafottenti si accaniscono per averne il controllo con ogni mezzo.
A pochi giorni dall’approvazione di una legge che punisce il reato di traffico di influenza, forse è già il tempo di compiere un accertamento specifico, soprattutto dopo quanto è accaduto oggi per piegare le espressioni della Commissione Vigilanza.
Sicuramente ora è chiarissimo a tutti il fallimento e l’impotenza della legge Gasparri che consente a pochi agguerriti e potenti gruppi di impedire persino la nomina del nuovo Cda della Rai.
Nel frattempo l’azienda corre verso il disastro. Ma si tratta di un bene pubblico che non può essere mandato alla deriva a causa di sconsiderati e allora il Governo consideri rapidamente l’avvio di una gestione straordinaria in nome del solo interesse pubblico”. Roma, 4 luglio 2012

Dichiarazione del segretario Usigrai Carlo Verna

Siamo oltre il ridicolo. Il pretesto trovato dai signori del conflitto di interesse per far saltare ancora una volta il voto in Commissione parlamentare di Vigilanza è indecente.
Quel che fa l'Usigrai di fronte all'ulteriore fumata nera sulla nomina del nuovo CdA della Rai è chiaro da giorni: sciopera come da mandato unanime dell'Assemblea dei Comitati di Redazione.
Il punto è un altro cosa fa Monti? Può accettare senza batter ciglio la rovina dell'azienda di Servizio Pubblico e la propria delegittimazione? Crediamo ci siano ormai le condizioni per modificare la Gasparri con un provvedimento d'urgenza: questione di fiducia su un testo o anche un decreto legge. 4 luglio 2012

@fnsisocial

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