CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Inpgi 02 Dic 2011

Siddi: “La nostra previdenza modello di efficienza Dall’Esecutivo necessità di scelte coraggiose”

''Il sistema di previdenza autonoma dei giornalisti è un modello di solidarietà ed efficienza che può fare lezione a molti anche in questi tempi difficili per la vita del paese''. Lo ha detto Franco Siddi, segretario della Federazione Nazionale della Stampa, a Pescara per un convegno sul sistema pensionistico del settore.Siddi ha voluto sottolineare che quello dei giornalisti ''è un sistema pensionistico autosostenibile, con welfare avanzato. Ma - ha anche precisato - tuttavia nessuno può farcela nella contingenza attuale.

''Il sistema di previdenza autonoma dei giornalisti è un modello di solidarietà ed efficienza che può fare lezione a molti anche in questi tempi difficili per la vita del paese''. Lo ha detto Franco Siddi, segretario della Federazione Nazionale della Stampa, a Pescara per un convegno sul sistema pensionistico del settore.
Siddi ha voluto sottolineare che quello dei giornalisti ''è un sistema pensionistico autosostenibile, con welfare avanzato. Ma - ha anche precisato - tuttavia nessuno può farcela nella contingenza attuale.

Lo Stato, il cui Governo deve affrontare emergenze drammatiche, deve saper far scelte coraggiose e qualificanti che non possono solo essere quelle di una mera gestione contabile''.
Il segretario del sindacato dei giornalisti ha inoltre voluto dire che ''la ripresa del mercato del lavoro può avvenire anche con l'uso delle risorse pubbliche, che è anche la prima condizione per non appesantire i nostri sistemi previdenziali compresi quelli con i quali da soli i giornalisti hanno saputo far fronte a stati di crisi importanti senza gravare sulle casse pubbliche. Purtroppo per il mondo dell'editoria e dell'occupazione giornalistica i venti di recessione rischiano di piegare anche le migliori costruzioni e allora sarebbe colpevole se diverse aziende e centinaia di posti di lavoro fossero travolti da una assenza di iniziativa pubblica''.
L'appello al mondo delle istituzioni va nella direzione di far capire che ''qui non ci sono più caste, ma problemi reali che purtroppo gravano sui diversi capitoli dell'emergenza del paese''. (PESCARA, 2 - DIC ANSA)

 EDITORIA: CAMPORESE, RIFORMA INPGI STIMOLA MERCATO LAVORO =

"Non esiste previdenza senza un mercato del lavoro che cresce ed e' per questo che l' obiettivo della nostra riforma e' sostenere i conti, stimolando la crescita del mercato del lavoro". Lo ha dichiarato il presidente del cda dell'Inpgi, Andrea Camporese, nel corso del suo intervento a un convegno sul sistema pensionistico dei giornalisti organizzato a Pescara dal Sindacato Giornalisti Abruzzesi. "Abbiamo finanziato con nostri fondi sgravi contributivi al 60 per cento del costo previdenziale, per 3 anni, a favore di chi assume a tempo indeterminato - ha sottolineato Camporese - abbiamo aumentato del 3 per cento l'aliquota a carico degli editori e innalzato l'eta' pensionabile delle donne nell'arco di un decennio fino a 65 anni, mantenendo la possibilita' di uscire a 60 anni con limitate penalita'". L'Inpgi e' un istituto "solido, con oltre 2,5 miliardi di euro accantonati", ha poi sottolineato Camporese, che "non grava sulle spalle dei cittadini italiani". 2 dicembre AGI Pescara

EDITORIA: SIDDI, SU ETA' PENSIONABILE EMERGONO CONTRADDIZIONI =

"Sul tema delle pensioni emergono contraddizioni anche nel mondo dell'editoria e del giornalismo". Lo ha dichiarato il segretario della Fnsi, Franco Siddi, nel corso del suo intervento a un convegno organizzato a Pescara dal Sindacato Giornalisti Abruzzesi sul sistemaprevidenziale dei giornalisti. "La complessita' del problema e' enorme e oggi la sensazione e' che si parli solo di pensioni come di un peso di cui liberarsi. Emergono contraddizioni che valgono anche per l'editoria e il nostro mondo: ad esempio il Sole 24 Ore, che sta facendo un qualificato lavoro sul fronte dell'emergenza economica, un giorno si' e l'altro pure predica l'innalzamento brusco dell'eta' della pensione, ma sul piano aziendale, come tante altre imprese, spinge alla grande per fare prepensionamenti baby - ha sottolineato Siddi - l'ultimo esempio e' quello di un poligrafico mandato in pensione proprio l'altro giorno a 49 anni. Una contraddizione e la dimostrazione che serve piu' coerenza da parte degli imprenditori e piu' rispetto del lavoro cui non si puo' chiedere di pagare tutti i costi sociali quando i conti non quadrano". (AGI)

 

@fnsisocial

Articoli correlati