"Si chiude un anno difficile e se ne apre un altro ancora incerto per le garanzie del sistema dell’informazione e soprattutto del lavoro nel settore. Ma ancora nel 2014 e negli anni a venire giornali e giornalisti italiani continueranno ad essere – pur con i loro difetti e con le loro insufficienze – interpreti di un fondamentale esercizio di libertà: la libertà di critica, sale della democrazia. Ed altrettanto certo e' un impegno forte del Sindacato di categoria, la Fnsi in tutte le sue articolazioni, per contrastare tutti coloro che si affannano, con i loro bassi attacchi, a tenere l’Italia nelle posizioni basse delle classifiche mondiali della libertà di stampa.
Se ne dovrà fare una ragione, dopo Berlusconi, anche Beppe Grillo che pure nei giorni di clima natalizio ha continuato a lanciare invettive contro giornali e giornalisti da mettere alla gogna. Dopo Maria Novella Oppo, Pierluigi Battista e Francesco Merlo, l'artista e leader politico Beppe Grillo ha indirizzato i suoi strali contro un giornalista apprezzato universalmente per le sue qualità e per la sua trasparente passione professionale come Massimo Gramellini de "La Stampa", per poi di nuovo prendersela con Repubblica e l’Unità e, infine, con gli interventi pubblici a sostegno dell’editoria plurale. Continuando così fra poco non farà più notizia, anche se nessuno dovrà abbassare la linea dell'attenzione perché certi attacchi sconsiderati potrebbero generare effetti sconsiderati. Ripetiamo: con tutti i suoi difetti l’informazione libera e plurale è presidio essenziale di democrazia, di convivenza civile e di legalità costituzionale. E i giornali e i giornalisti seriamente impegnati ad esercitare la loro funzione non potranno che ritenere sempre più necessario innalzare l’asticella delle libertà perché l’informazione non sia mai confusa con la propaganda. E anche Grillo – è un augurio sincero – rifletta un po’ di più e cerchi di essere coerente con il suo antico spirito, non pretenda giornalisti velinari e faccia tesoro dell’informazione plurale e dell’informazione critica dei media che sono una risorsa per chiunque, in democrazia, abbia delle cose da dire e da mettere a confronto con altri. Ai giornalisti tutti, a quelli noti come a quelli meno noti e presenti in frontiera o al lavoro in condizioni di precarietà e di incertezza sul futuro, l'augurio e il sostegno della Federazione Nazionale della Stampa Italiana perché svolgano la loro fatica individuale e sociale con serietà e rigore, nel rispetto della propria identità professorale e civile"