Il Consiglio di disciplina territoriale dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia ha aperto un procedimento nei confronti di dieci direttori responsabili di testate dell'isola, ai quali viene contestata la violazione della Carta di Firenze (la carta deontologica sulla precarietà nel lavoro giornalistico in vigore dal 2011), per avere consentito che le retribuzioni dei collaboratori esterni fossero del tutto insufficienti e contrarie ai principi costituzionali di dignità del lavoro e alle norme a tutela della professione giornalistica.
Il procedimento, instaurato sulla base di una indagine conoscitiva iniziata alla fine del 2012 dal Consiglio regionale dell'Ordine della Sicilia e trasmessa al Comitato territoriale di disciplina pochi mesi dopo il suo insediamento, è andato maturando in periodi successivi grazie ad ulteriori approfondimenti e trasmissioni di atti, come le segnalazioni inviate agli Ordini regionali dal Consiglio nazionale e dal presidente Iacopino.
Nel dare la notizia sul suo sito internet, l'Odg Sicilia anticipa infine che «la verifica disciplinare sarà presto estesa ad altri episodi, relativi alle stesse e ad altre testate».
Intanto in questa prima fase ad essere interessati dal procedimento sono Giovanni Pepi (condirettore responsabile del Giornale di Sicilia), Mario Ciancio Sanfilippo, (La Sicilia), Salvatore Calaciura (direttore responsabile di Sicilia Info), Nino Arena, (Tempo Stretto), Marco Lombardo (Oggimedia), Antonio Pasquale Lufrano (Trapani Ok), Rocco Di Vincenzo, (Newnotizie), Carlo Galati (Sicilia Today), Alessandro Mascia (Web Marte Tv), Marco Volpe (di Hercole.it).