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Fnsi 14 Dic 2011

Serve una valutazione al più presto con le parti sociali Dal “Fondo-Letta” interventi per il pluralismo, e poi?

“Apprezzabile l’impegno del Sottosegretario all’Editoria, Carlo Malinconico, per trattare con delicatezza e massima attenzione i problemi di un settore in grande difficoltà e chiamato a profonde trasformazioni. Permangono, tuttavia, aperte le questioni di una riforma incisiva dotata di risorse adeguate per il pluralismo dell’informazione e per il suo sistema industriale nonché della scarsità di finanziamenti per l’immediato futuro e per la transizione a un nuovo quadro di accessi e regole. E’ fatto positivo che dal cosiddetto “Fondo Letta” per le urgenze della Presidenza del Consiglio si possano anche prelevare somme da destinare all’integrazione del fondo editoria per il pluralismo.

“Apprezzabile l’impegno del Sottosegretario all’Editoria, Carlo Malinconico, per trattare con delicatezza e massima attenzione i problemi di un settore in grande difficoltà e chiamato a profonde trasformazioni. Permangono, tuttavia, aperte le questioni di una riforma incisiva dotata di risorse adeguate per il pluralismo dell’informazione e per il suo sistema industriale nonché della scarsità di finanziamenti per l’immediato futuro e per la transizione a un nuovo quadro di accessi e regole. E’ fatto positivo che dal cosiddetto “Fondo Letta” per le urgenze della Presidenza del Consiglio si possano anche prelevare somme da destinare all’integrazione del fondo editoria per il pluralismo.

Boccata di ossigeno, certo, ma di cui non si può oggi contare con certezza la portata non consentendo di programmare adeguatamente le attività editoriali già per il 2012, a cominciare dall’accesso al credito. Le garanzie e le qualità del Sottosegretario Malinconico sono, comunque, un aiuto che ha il suo valore. Ad oggi per contributi diretti e contratti di agenzie per il 2012 le incertezze restano profonde e servirà un grande lavoro che – a giudizio della Fnsi – non può essere teso solo a individuare criteri per ridimensionare gli interventi. Ridurre la domanda di informazione delle agenzie, per esempio da parte delle amministrazioni pubbliche, assume il significato di impoverire il circuito delle notizie primarie disponibili, la sua pluralità e coprire formalmente un disimpegno, già deciso dal precedente Governo. Sul piano degli indirizzi è, comunque, importante che il Sottosegretario abbia sottolineato la validità dell’intervento pubblico per il pluralismo, dai giornali di partito, alle testate non meramente commerciali, di cooperative, delle minoranze, di idee e – ricordiamo sempre – per le comunità italiane all’estero a cui assicurare il diritto ad essere informati. Tutto ciò compiendo una seria opera di moralizzazione affinché i fondi vadano alle testate vere con giornalisti veri. Da altre considerazioni, politicamente rilevanti, relativi all’Inpgi (“seria e oculata gestione da valorizzare e incoraggiare”), al precariato (sì alla legge cosiddetta dell’equo compenso) e alla qualificazione professionale (riforma dell’Ordine “che è un tema complesso”, ma su cui ci sono “spunti interessanti”), la Fnsi apre un credito su cui, però, la verifica dovrà essere fatta osservando, nel suo complesso, l’azione del Governo. Proprio in queste ore suscitano, infatti, dubbi e preoccupazioni serie le scelte di segno statalista fatte nella manovra a proposito degli enti autonomi di previdenza. Questa è una materia che, ricordando i positivi giudizi sull’Inpgi, non può avere un corso positivo se si impongono d’autorità obblighi che, se posti ad esempio in capo all’Inps, lo farebbero chiudere molto presto per insolvenza. L’Inpgi – come ha riconosciuto il Sottosegretario Malinconico – ha fatto scelte oculate e di lunga proiezione per la sostenibilità dei conti avendo una natura particolare – non corporativa – che deve far riflettere, non solo per le misure di valore economico ma per le sue caratteristiche di utilità democratica: evitare che la politica abbia il controllo, non solo tecnico amministrativo, ma, di fatto, “politico”. Il che significherebbe creare premesse per introdurre condizionamenti impropri su qualità e indipendenza dei contribuenti iscritti: i giornalisti. Sulla materia serve al più presto una valutazione interministeriale e con le parti sociali”.

Buone notizie per l'editoria. I relatori Baretta e Leo hanno presentato nelle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera un emendamento che aggiunge la voce 'Interventi di sostegno all'editoria e al pluralismo dell'informazione' nell'elenco dei beneficiari del fondo di cui all'articolo 33 comma 1 (elenco 3) della legge di stabilità 2012.
La legge di stabilità 2012 ha incrementato di 1,14 miliardi la dotazione di quel fondo. (Roma, 13 dicembre - AGI)

EDITORIA: ASSOSTAMPA PUGLIA, PREOCCUPA RINVIO CONTRIBUTI
"L'Associazione della stampa di Puglia esprime forte preoccupazione per il ritardo nell'erogazione dei contributi del fondo per l'editoria da parte del governo".
"Tale ritardo - è detto in una nota del presidente, Raffaele Lorusso - mette in seria difficoltà i bilanci delle cooperative editoriali, che in questo modo andranno incontro a gravi difficoltà finanziarie. Questa situazione determina inoltre l'impossibilità di far fronte alle numerose scadenze economiche di fine anno delle società editoriali in cooperativa". "L'annunciato slittamento dell'erogazione dei contributi alla fine di gennaio 2012 - è detto ancora - costituisce da questo punto di vista un'ulteriore e seria ipoteca sulla sopravvivenza dei quotidiani pugliesi editi da cooperative e crea grave apprensione per la tenuta dei livelli occupazionali". "Per questa ragione - è detto ancora - il sindacato dei giornalisti pugliesi si schiera al fianco della Fnsi nella richiesta di tempi certi di erogazione e, soprattutto, di una riforma del sistema di accesso ai contributi, che premi esclusivamente le realtà che creano occupazione vera e regolare". (BARI, 15 DICEMBRE - ANSA)

MANOVRA: VITA (PD), PICCOLO PASSO PER EDITORIA MA ORA RIFORMA
''Una boccata d'ossigeno per le testate non profit, politiche, cooperative, locali a rischio di chiusura per l'abolizione prevista nel primo testo del decreto del governo del Fondo dell'editoria a partire dal 2014''. Lo afferma il senatore Pd Vincenzo Vita, vicepresidente della commissione Cultura del Senato.
''Nel nuovo testo in discussione alla Camera, anche grazie al sottosegretario Carlo Malinconico, siamo riusciti a ottenere - sottolinea Vita in una nota - che nell'apposito fondo presso la Presidenza del Consiglio (il cosiddetto 'Fondo Letta') rientrino anche gli interventi di sostegno all'editoria e al pluralismo dell'informazione. Tutto ciò è contenuto nell'aggiornato art. 30 del testo. È un piccolo passo, che non risolve il tema generale dell'editoria non tutelata dal mercato. C'è bisogno di rivedere seriamente con un'apposita riforma i criteri di erogazione delle risorse pubbliche, dando a chi lo merita e alle iniziative in rete. È un impegno che chiediamo al governo e a noi stessi. Ora possiamo farlo con il fiatone in gola ma ancora vivi'', conclude il senatore Pd. (ROMA, 14 DICEMBRE - ANSA)

EDITORIA: MALINCONICO, NEL 2012 SOLI 53,5 MLN CONTRIBUTI DIRETTI
Malinconico ha precisato che il cosiddetto 'decreto salva Italia' dell'esecutivo Monti "non ha portato altre riduzioni" per il settore. Resta comunque il dato che quei 137,7 milioni scendono  sensibilmente e alla fine ne resteranno molto meno della metà, ovvero il 30 per cento di quello che era il monte della precedente erogazione.
Malinconico ha riconosciuto che quella della contribuzione diretta è un ambito molto sensibile e con fondi che vanno progressivamente calando. Il sottosegretario ha quindi sottolineato che a fronte della determinazione che il fondo resterà attivo, c'è anche quella di rimettere mano al sistema di erogazione perché nel 2014 l'attuale meccanismo cesserà e "occorrerà una legge per renderlo più proficuo ai giornali e tornare allo spirito della contribuzione diretta, cioè la salvaguardia del pluralismo". Il decreto salva Italia prevede che "da subito ci sia un regolamento per l'erogazione delle risorse, è essenziale per il pluralismo e anche per far fronte alle esigenze che si sono intanto determinate".
Malinconico ha espresso la necessità di "partire da subito" e quanto ai criteri "mi muoverò immediatamente alla loro ricerca nel solco dell'invito del presidente Napolitano a garantire forme di pluralismo e nel contempo individuare strumenti che possano moralizzare, razionalizzare, bonificare, che è il termine usato dal capo dello Stato, il settore portandolo a criteri più virtuosi". Il sottosegretario ha detto anche che "la durata di questo governo non è tale da affrontare tutti i temi sul tappeto, occorre quindi darsi delle priorità, facendo in modo da tramutare le situazioni di crisi in situazioni di opportunità", e sull'editoria "c'è volontà di operare in continuità con l'attività svolta dal sottosegretario Bonaiuti (suo predecessore al settore, ndr) sui tavoli di lavoro avviati".
Malinconico ha assicurato l'impegno nel dialogo costante con le commissioni di Camera e Senato, "il tema dell'editoria è estremamente delicato e ha bisogno di particolare riflessione".
Il sottosegretario ha espresso l'intento di proseguire nel confronto con gli attori del settore: dopo quello con la Fnsi sono in programma incontri con la Rai ed altre categorie interessate all'editoria". Un settore che però "non è giusto pensare che sia tutto sostenuto dallo Stato: appena il 10 per cento di ciò che va in edicola riceve il contributo dello Stato". Malinconico ha anche fatto il quadro della situazione, parlando di giornali e libri che stanno vivendo un periodo molto difficile in termini di vendite e di introiti pubblicitari. E infatti nei primi dieci mesi dell'anno le vendite sono calate del 2,62 per cento, mentre il calo della pubblicità ammonta al 4,6 per cento. Per contro, il dato della lettura è ancora molto forte: per i quotidiani sono 24 milioni di lettori per giorno medio, e per i libri è altrettanto significativo. Malinconico ha anche rilevato che cresce l'editoria on line, e complessivamente il sistema dell'editoria è vitale, anche se ora affronta una crisi epocale, e il 2012 si annuncia come un anno complesso perché si applicano i criteri del regolamento 2010. In sostanza il settore dell'editoria "ha necessità di interventi". E quanto ai giornali di partito, "escludo che si sia voluto salvare solo loro. L'impegno del governo in tutti i settori, e quindi anche in questo, è quello di disboscare, moralizzare". (Roma, 14 dicembre - AGI)

EDITORIA: MALINCONICO, VERI FONDI 2012 PER SETTORE 53,5 MLN
I 138 milioni di euro del fondo per l'editoria 2012 in realtà ''sono solo nominali perché gravano oneri che non sono riferibili all'editoria direttamente'' ha spiegato il sottosegretario Carlo Malinconico.
''Di questi - ha precisato il sottosegretario - 50,8 milioni di euro sono dovuti a una rateizzazione di un debito che aveva lo Stato con le Poste. Poi ci sono altri contributi fra cui un milione per non vedenti, 4 milioni per Radio Radicale, 22,5 milioni per convenzioni per minoranze linguistiche. Alla fine restano 53,5 milioni di euro di fatto per l'editoria che sono il 30% di quello che per il 2012 è prevedibile''. (ROMA, 14 DICEMBRE -  ANSA)

EDITORIA: MALINCONICO, INPGI VA VALORIZZATA E INCORAGGIATA
''Inpgi per quanto è a mia conoscenza ha svolto un'opera molto seria e oculata di gestione e questo atteggiamento va valorizzato e incoraggiato'' ha sottolineato oggi il sottosegretario all'editoria, Carlo Malinconico nell'audizione di oggi rispondendo alle domande in Commissione Cultura della Camera. (ROMA, 14 DICEMBRE -  ANSA)

EDITORIA: MALINCONICO, PER SPESE AGENZIE OCCORRE VERIFICA
''C'è la necessità di tener conto che si tratta di servizi resi alla pubblica amministrazione subase di convenzioni'' ha detto il sottosegretario all'editoria Carlo Malinconico a proposito delle spese per le agenzie, nell'audizione di oggi alla Commissione Cultura della Camera.
''È necessario fare delle verifiche su quanto le amministrazioni chiedono questi servizi'' ha concluso il sottosegretario. (ROMA, 14 DICEMBRE -  ANSA)

EDITORIA: MALINCONICO, NON SALVIAMO SOLO GIORNALI PARTITO
''Escludo assolutamente si siano voluti salvare solo i giornali di partito'' ha detto il sottosegretario all'editoria Carlo Malinconico, nell'audizione di oggi rispondendo alle domande in commissione Cultura della Camera. ''L'impegno del governo in questo come in altri settori è volto a disboscare , moralizzare''. (ROMA, 14 DICEMBRE -  ANSA)

EDITORIA: MALINCONICO, IMPORTANTE DDL SU TUTELA PRECARIATO
Il sottosegretario all'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Carlo Malinconico, ci ha tenuto a sottolineare, oggi nell'audizione in Commissione Cultura alla Camera, che ci sono ''due importanti disegni di legge: uno sulla tutela del precariato per il quale voglio assicurare il pieno appoggio del governo e credo il percorso sia sufficientemente maturo per poter arrivare in porto''. L'altro è sulla riforma dell'Ordine ''che è un tema complesso. Ci sono spunti interessanti da valutare sulla deontologia che sono interessanti per la categoria dei giornalisti e in generale per l'editoria''. ''Dobbiamo valutare una priorità di questi interventi e cercare solidarietà con tutta la filiera sia per i giornali che per i libri'' ha concluso. (ROMA, 14 DICEMBRE -  ANSA)

RAI: MALINCONICO, SU RAI INTERNATIONAL LUNEDÌ VEDO DG
''Lunedì prossimo incontrerò il direttore generale della Rai per affrontare il tema di Rai International'' ha annunciato il sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega all'editoria, Carlo Malinconico, oggi nell'audizione in Commissione Cultura della Camera.
''La Rai - ha concluso Malinconico - ha una funzione di diffusione della cultura italiana''. (ROMA, 14 DICEMBRE -  ANSA)

 

EDITORIA: MALINCONICO, MANOVRA NON PORTA TAGLI, DISPONIBILI 53,5 MLN PER CONTRIBUTI DIRETTI
La manovra "non porta nuovo tagli all'editoria". Lo evidenzia il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Malinconico, in audizione alla Camera, precisando che la disponibilità netta dei contributi diretti per il 2012 "è di 53,5 milioni di euro". Il dl salva-Italia, prosegue, "non ha modificato la disponibilità", ma sull'ammontare di 138 mln, stanziato dalla legge di stabilità, "gravano una serie di oneri". (ROMA, 14 DICEMBRE - ADNKRONOS)
EDITORIA: MALINCONICO, 2012 È FASE TRANSIZIONE DELICATA
SAREMO CREDIBILI SE IN GRADO DI FARE UNA RIFORMA STRUTTURALE
"L'anno piu' complesso è il 2012, iniziano ad applicarsi i criteri del regolamento 2010 Bonaiuti: è una fase di transizione delicata", perché "bisogna che la riforma ci sia ma che non arrivi in una situazione di deserto e perdite ormai acquisite". È quanto evidenzia il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Malinconico, in audizione alla Camera.
"Mi muovero' nella ricerca di criteri sul solco dell'auspicio del Capo dello Stato Napolitano: garantire il pluralismo, chiedendo al settore di individuare strumenti per razionalizzare e moralizzare", spiega il sottosegretario. Nell'emendamento alla manovra, prosegue, si punta ad "agevolare la fase di transizione" perché "saremo credibili se mostreremo come settore di essere in grado di fare una riforma strutturale quanto prima possibile".
Nel settore, denuncia per altro Malinconico, ci sono "interventi di manutenzione che da tempo non sono stati fatti". Il sottosegretario fa l'esempio della rete di distribuzione "che non motiva i rivenditori a incrementare le vendite". Su questo piano, "va incentivata l'informatizzazione delle edicole", anche "per arrivare a una riduzione rese, che è un argomento angosciante, con sprechi in termini di risorse economiche e ambientali che devono cessare". Va poi rivisto "il concetto di prodotto editoriale". Va "curata l'incentivazione alla multimedialità, incentivato il passaggio alla multimedialità per chi lo vuole fare, va accolto con favore il discorso della banda larga, spingendo sulla realizzazione e l'incentivazione della domanda".(ROMA, 14 DICEMBRE - ADNKRONOS)

EDITORIA: MALINCONICO, NON E' UN SETTORE ASSISTITO
E' necessario "evitare che l'editoria sia percepito come un settore assistito". Perché non lo è. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Malinconico, lo chiarisce in audizione alla Camera. "Ci sono problemi con riferimento alla contribuzione diretta", premette, per poi evidenziare che gran parte degli editori "svolge la propria attività senza contributi da parte dello Stato" e solo "il 10% di ciò che va in edicola riceve contributi".
Malinconico ricorda che "i contributi indiretti sono stati praticamente cancellati dal 2010: non ci sono più le tariffe agevolate postali, con un risparmio di 250 mln euro per lo Stato" e anche "il credito agevolato e il credito di imposta sono ridotti sostanzialmente a zero". (ROMA, 14 DICEMBRE -  ADNKRONOS)

MALINCONICO: “MASSIMO IMPEGNO PER LA SALVAGUARDIA
DEL PLURALISMO E DELL’OCCUPAZIONE PROFESSIONALE”
Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Carlo Malinconico e il Capo del Dipartimento per l'Editoria, Cons. Elisa Grande, hanno incontrato quest'oggi la delegazione della Federazione Nazionale Stampa Italiana, composta dal Segretario Generale, Franco Siddi, dal Presidente Roberto Natale e dal Direttore generale Giancarlo Tartaglia. Nel corso dell'incontro sono stati affrontati i temi e le priorità del settore dell'editoria e del lavoro giornalistico. Il Sottosegretario ha assicurato che tali temi saranno oggetto di approfondimento con il Parlamento a cominciare dall'Audizione presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati di mercoledì 14 dicembre.
Rispondendo alle preoccupazioni della delegazione sindacale, il Sottosegretario ha, comunque, assicurato che la necessaria riforma degli interventi di sostegno all'editoria, sarà in ogni caso adottata in coerenza con le considerazioni espresse dal Presidente della Repubblica e nel pieno confronto con tutte le parti sociali interessate. Al riguardo la Federazione Nazionale della Stampa ha ribadito l'importanza di individuare ulteriori risorse per il finanziamento del Fondo per l'editoria.
Il Sottosegretario ha poi ribadito il massimo impegno per la salvaguardia del pluralismo e dell'occupazione professionale e, in una linea di continuità istituzionale, ha confermato la condivisione delle proposte legislative all'esame del Parlamento, a partire dalla tutela del precariato.
Nel corso dell'incontro sono state altresì esaminate le ripercussioni sociali dei processi di riorganizzazione industriale dell' editoria, sia con riferimento alle politiche attive che a quelle previdenziali, temi questi che il Sottosegretario si è riservato di rappresentare ai Ministri del lavoro e dello sviluppo.
Tra gli altri temi segnalati dalla Federazione nazionale della stampa, quello delle Agenzie di stampa, dei giornali italiani all'estero e delle convenzioni con la Rai (Rai International e minoranze linguistiche) . Roma, 9 dicembre 2011

MANOVRA: COLLOQUIO GIARDA-MALINCONICO, RICLASSIFICAZIONE EDITORIA
Il Governo intende procedere verso una "riclassificazione" dei contributi per l'editoria. Lo ha chiesto il ministro per i Rapporti con il parlamento Piero Giarda in un colloquio a Montecitorio con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l'Editoria, Carlo
Malinconico. L'articolo 29 comma 3 della manovra dispone la cessazione del sistema di erogazione dei contributi diretti all'editoria con riferimento alla gestione 2013. La manovra prevede anche la revisione del regolamento di semplificazione e riordino dell'erogazione dei contributi all'editoria con effetti a decorrere dal primo gennaio 2012. Le finalità sono "il risanamento della contribuzione pubblica" con una "più rigorosa selezione dell'accesso alle risorse".
"C'è un problema di risorse - dice Malinconico, conversando con i giornalisti al termine dell'incontro con Giarda - non penso che il Governo modificherà l'articolo della manovra sull'editoria. So che ci sono giornali che avranno seri problemi a partire dal 2012. Ci sono più di cento testate che ricevono contributi. Dovremo avviare una riclassificazione, tenendo conto che ci sono sicuramente testate che esprimono istanze politiche e culturali, garantendo il pluralismo. Non così per altre".
"E' vero - prosegue Malinconico - che la situazione si è stratificata nel tempo. Ma dovremo avviare una riclassificazione". (Roma, 11 dicembre - AGI)

EDITORIA: MERCOLEDI'AUDIZIONE MALINCONICO COMMISSIONE CAMERA APPUNTAMENTO SARA' TRASMESSO VIA WEB
Mercoledì 14 dicembre, alle ore 14.30, la Commissione Cultura svolgerà l'audizione del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega per l'editoria, Carlo Malinconico, su questioni concernenti il settore dell'editoria. L'appuntamento, annuncia un comunicato della Camera, sarà trasmesso in diretta sulla webtv di Montecitorio (http://webtv.camera.it). (ROMA, 12 DICEMBRE - ANSA)

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