Il presidente del Senato, Pietro Grasso, nel tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare, ha ricordato come "una democrazia sana e forte ha più che mai bisogno di penne e tastiere libere, capaci di accendere i riflettori laddove si nascondono inefficienze, corruzione, malaffare e di dare ai cittadini l'opportunità di maturare al meglio i propri convincimenti".
Il presidente ha anche ricordato la mancata approvazione delle legge sulla diffamazione e delle norme per contrastare le querele bavaglio: «In questi cinque anni – ha detto – avremmo dovuto e potuto agire sul piano legislativo per colmare le lacune del nostro sistema di regole e protezioni a maggior tutela del giornalismo».
A questo proposito, apprezzando le parole della seconda carica dello Stato, Federazione nazionale della stampa italiana e Ordine dei giornalisti hanno rivolto un «invito al governo a sostenere e a far propri gli emendamenti presentati alla legge di Stabilità e già dichiarati ammissibili. Questo – commentano Fnsi e Odg – è davvero l'ultimo treno per dare conseguenza alle tante solidarietà di queste settimane ai cronisti più volte colpiti da minacce, aggressioni e querele bavaglio».
Tra i provvedimenti importanti che saranno rimandati alla prossima Legislatura – ha ammesso Grasso rivolgendosi al presidente dell'Associazione della stampa parlamentare, Sergio Amici – ci sono la riforma della diffamazione, l'abolizione del carcere per i giornalisti e le norme per fermare le querele temerarie.
«Anche i più recenti casi di cronaca hanno evidenziato come l'attività dei giornalisti sia spesso sottoposta a inaccettabili intimidazioni e intollerabili pressioni: a risultarne più fragili non sono solo i singoli cronisti minacciati e più in generale l'intera categoria, ma tutto il nostro Paese», ha concluso il presidente del Senato.
PER APPROFONDIRE
A questo link il testo integrale del discorso del presidente Grasso.