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Lutto 25 Mar 2013

Scomparso Zasso, professionista e dirigente di categoria di valore

“La morte di Gino Zasso è un lutto per il giornalismo sardo e italiano, per gli Istituti di categoria, che si aggiunge a quello della famiglia, vitale e impegnata quanto lui verso la professione e verso una tensione sociale non comune. Perdiamo un collega generoso e schietto, forte e netto nelle scelte professionali come in quelle sindacali e negli istituti di servizio dei giornalisti, orientate al rigore e al primato delle notizie.

“La morte di Gino Zasso è un lutto per il giornalismo sardo e italiano, per gli Istituti di categoria, che si aggiunge a quello della famiglia, vitale e impegnata quanto lui verso la professione e verso una tensione sociale non comune. Perdiamo un collega generoso e schietto, forte e netto nelle scelte professionali come in quelle sindacali e negli istituti di servizio dei giornalisti, orientate al rigore e al primato delle notizie.

Perdiamo un professionista che si è fatto valere partendo dal basso, dalle corrispondenze dell’isola la Maddalena, al cronista di Tutto Quotidiano, al capo cronista dell’Altro Giornale e poi della Nuova Sardegna a Cagliari, al corrispondente del Corriere della Sera. Perdo anche personalmente il “mio” capo cronista, il Presidente dell’associazione regionale di stampa della Sardegna, il fiduciario e consigliere di amministrazione della Casagit,  con il quale ci siamo trovati a dipanare dubbi e a dispiegare energie nel filo di una linea da lui seguita per tenere insieme professione, doveri sociali, valori degli organismi associativi e di assistenza della categoria.
I giornalisti, con Gino Zasso perdono un amico prezioso, un uomo intelligente, dedito a portare in chiaro le cose, poco o nulla amante di linguaggi paludati. Una forza della natura, dispiegata senza riserve all’insegna del motto di una vita da prendere com’è e piegarla alla migliore condizione possibile finché vita c’è, anche a costo  di sfidare qualsiasi disposizione, medica o altro, che potesse intaccarne filosofia e modo di vivere con se stesso, con la famiglia, con i colleghi e con gli amici.
Fino all’ultimo, Zasso si è ribellato alle ingiustizie, anche a quelle di un male che, a 75 anni, gli ha spezzato la vita. Con tutta la Fnsi, di cui è stato consigliere nazionale, con l’Associazione della Stampa Sarda, l’Ussi, l’Ordine della Sardegna, la Casagit, che lo ha visto pioniere e protagonista di innovazione, lo ricordiamo con affetto e rimpianto. Alla Signora Maria Antonietta, ai figli Giulio e Marcello, amici e colleghi giornalisti anch’essi, e Claudio le più sentite condoglianze.” 25 marzo 2013

 

@fnsisocial

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