La Federazione nazionale della Stampa italiana esprime «solidarietà ai giornalisti dell'agenzia di stampa Dire oggi in sciopero. I colleghi - ricorda il sindacato in una nota diffusa lunedì 13 ottobre 2025 - protestano ancora una volta contro un'azienda che non paga regolarmente gli stipendi, che non dà prospettive certe sul futuro, che continua a non fornire informazioni chiare alla redazione sulla reale situazione economica. Un clima di incertezza che pesa sui dipendenti e sulle loro famiglie, esausti dopo anni di sacrifici, tra ammortizzatori sociali, licenziamenti e, appunto, retribuzioni irregolari».
Ancora una volta, come Fnsi «chiediamo all'editore di garantire immediatamente un pagamento regolare degli stipendi e di assicurare, rispettando il contratto di lavoro, comunicazioni trasparenti, continuative e costruttive, anche in vista della firma in tribunale dell'accordo con l'Agenzia delle Entrate, che dovrebbe dare il via al piano di risanamento dei debiti dell'azienda e vedere riattivata la convenzione da parte del Dipartimento per l'Editoria», prosegue il sindacato.
L'auspicio è che «si ponga fine alla continua contrapposizione tra azienda e lavoratori: in questi anni, l'agenzia ha potuto sopravvivere e garantire un servizio di qualità soprattutto grazie a giornalisti e dipendenti che hanno continuato a fare un lavoro di qualità, nonostante i continui tagli, i licenziamenti e stipendi pagati a singhiozzo. Il costo delle crisi aziendali - conclude la Fnsi - non può e non deve essere pagato da lavoratrici e lavoratori». (mf)
Il Coordinamento dei Cdr delle agenzie di stampa: «Condividiamo la preoccupazione dei colleghi»
Il Coordinamento dei Cdr delle agenzie di stampa esprime solidarietà alle colleghe e ai colleghi della Dire che oggi, 13 ottobre, sono in sciopero «per denunciare l'insostenibile condizione economica di lavoratrici e lavoratori, tra stipendi a singhiozzo o percepiti a rate», e «per avere risposte concrete e rapide dalla proprietà e dalle istituzioni».
Il Coordinamento dei Cdr delle agenzie condivide pienamente la preoccupazione delle colleghe e dei colleghi della Dire per la condizione di «totale incertezza» che da tempo grava su di loro e sulle rispettive famiglie e assicura di essere al loro fianco nella delicata vertenza.
La solidarietà di Stampa romana ai colleghi
L'Associazione Stampa Romana è al fianco dei giornalisti dell'agenzia Dire in sciopero per chiedere il corretto pagamento degli stipendi, da mesi corrisposti in più tranche e con grave ritardo: una condizione insostenibile per i colleghi e le loro famiglie. Una situazione gravissima dovuta alle vicende giudiziarie ereditate dalla precedente proprietà, che hanno portato, da marzo, alla sospensione delle erogazioni per le convenzioni con il Dipartimento per l’editoria di Palazzo Chigi.
Stampa Romana chiede all'editore di onorare i propri doveri di imprenditore pagando regolarmente i dipendenti, chiudendo tutti i contenziosi, e alle istituzioni di adoperarsi in ogni modo perché riprendano le erogazioni pubbliche, anche per i mesi in cui la Dire, nonostante la sospensione dei finanziamenti, ha continuato a offrire il proprio servizio.
Segreteria Asr
Aser :«Massima vicinanza ai giornalisti in sciopero»
All’agenzia di stampa Dire continua il valzer delle incertezze: l'unico punto fermo è che gli stipendi non sono garantiti. Per questo, oggi - lunedì 13 ottobre 2025 - i giornalisti sono di nuovo in sciopero. A loro e alle loro famiglie vanno la massima vicinanza e la piena solidarietà dell'Aser, che chiede l'immediato versamento delle mensilità pregresse e garanzie sulla puntuale erogazione degli stipendi maturandi.
Associazione della stampa Emilia-Romagna