''E' doloroso vedere che si mettono sulla bilancia da una parte i licenziamenti - e in definitiva la vita delle persone - e dall'altra gli investimenti per l'affitto del satellite e 'gli accordi con la Santa Sede'.
In questo modo si finisce per attribuire al Vangelo e alla Santa Sede la responsabilita' ultima del taglio di posti di lavoro''. Piero Schiavazzi, il volto di Telepace, in una nota commenta l'esito dell'incontro tra monsignor Guido Todeschini - presidente dell'emittente del Papa - e il sindacato dei giornalisti. ''Sentiamo dire che c'e' un calo dell'80% delle offerte, ma il nuovo palinsesto di Telepace non e' quello di un'emittente in crisi, bensi' in espansione. I nuovi programmi (concerti, convegni in diretta, collegamenti internazionali) costano, infatti, assai piu' delle trasmissioni giornalistiche. Fa impressione leggere che noi giornalisti veniamo sacrificati 'per salvaguardare il ruolo di emittente cattolica al servizio della Chiesa'. A rigore ne dovrebbe conseguire che l'informazione giornalistica non rientra nel ruolo di emittente cattolica. E nemmeno nel servizio alla Chiesa. Ma il Magistero della Chiesa e il Concilio ci insegnano che cosi' non e'''. (ANSA) (ANSA) -17 ott - Restano appesi ad un filo i destini dei quattro giornalisti di Telepace a rischio di licenziamento per il drastico taglio agli spazi informativi e la chiusura della redazione vaticana decisi da don Guido Todeschini. Dopo un lungo e serrato confronto con la Fnsi, le parti hanno deciso di rivedersi fra 10 giorni, all'indomani del convegno ecclesiale di Verona - citta' in cui e' nata la Tv del Papa - per esaminare i bilanci della struttura televisiva. La forte preoccupazione per il rischio di licenziamenti ha indotto i vertici nazionali della FNSI a chiedere un urgente incontro al direttore dell'emittente, mons. Todeschini. In una lettera al sindacato, mons. Todeschini attribuisce la ''scelta seppur dolorosa'' di tagliare programmi e personale alla diminuzione delle entrate dei benefattori (''un calo dell'80 per cento). ''Per salvaguardare il progetto e il ruolo di emittente cattolica al servizio del Santo Padre e della Chiesa'', scrive il sacerdote, e' ''irrinunciabile l'impegno satellitare dell'emittente, sia per gli accordi esistenti con la Santa Sede, che consentono di ottenere tutte le immagini relative all'attivita' del Santo Padre a titolo gratuito, sia per soddisfare l'elemento caratterizzante dello statuto dell'associazione Amici di Telepace che e' la diffusione del messaggio evangelico attraverso l'emittente''. ''I contratti vanno applicati da tutti, e chi non lo fa non fa bene''. Cosi' Savino Pezzotta ha risposto a una domanda sulla vertenza che oppone quattro redattori di Telepace alla testata cattolica, che ne ha sospeso i programmi informativi. Pezzotta, interpellato sulla vicenda nella conferenza stampa sui lavori odierni del convegno ecclesiale di Verona, ha precisato anche di non voler ''dover fare il sindacalista a vita'' e ha aggiunto che e' ''difficile dare un giudizio su una vertenza che non seguo''. ''Cio' premesso - ha sottolineato - i contratti vanno applicati da tutti e chi non lo fa non fa bene''. (ANSA)