Il 3 febbraio dello scorso anno Sardegna 1 tv avviava la procedura di riduzione del personale. Negli incontri immediatamente successivi a quell’annuncio, l’amministratore delegato affermava di “avere fondate speranze di recuperare dei crediti” e “a breve di poter ridurre il debito verso i dipendenti”.
Parole che, “inaspettatamente”, non hanno avuto seguito.
Da allora sono passati 13 mesi, l’emittente cagliaritana ha più che dimezzato
il personale, non ha ancora pagato un euro degli stipendi arretrati, del trattamento
di fine rapporto e delle indennità di mancato preavviso, ma va avanti con la
sua attività come se niente fosse. Nel frattempo, per quasi tutti i tecnici è
terminato il periodo coperto dall’ASPI e con le nuove norme non è più previsto
l’accesso alla mobilità in deroga.
Il 28 maggio 2014, l’azienda ha chiesto l’ammissione al concordato preventivo
in bianco e dopo aver ottenuto 120 giorni di tempo per presentare la
documentazione, ha chiesto e ottenuto una ulteriore proroga di 60 giorni.
Il 16 gennaio scorso, alla scadenza della proroga, ha presentato una richiesta
di concordato senza accordo e ancora oggi non si conosce l’esito di questa
richiesta.
Giornalisti e tecnici, privati del lavoro e delle loro spettanze, sperano
ancora di poter aver fiducia almeno nella giustizia. Cagliari 06 Marzo
2015
Le Segreterie
ASSOSTAMPA SARDA
SLC CGIL CAGLIARI