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Rai 26 Mar 2010

Santoro in conferenza stampa: "Ieri un sisma senza precedenti, di cui avremo la reale dimensione nei prossimi giorni"

Bologna, 26 marzo - ''Quello che è accaduto ieri è la manifestazione di un sisma senza precedenti e di cui avremo la reale dimensione nei giorni prossimi'': così Michele Santoro commenta - in una conferenza stampa - i dati di ascolto di Raiperunanotte che, secondo il conduttore, dimostrano una ricchezza e un potenziale che la Rai dovrebbe essere pronta a cogliere.

Bologna, 26 marzo - ''Quello che è accaduto ieri è la manifestazione di un sisma senza precedenti e di cui avremo la reale dimensione nei giorni prossimi'': così Michele Santoro commenta - in una conferenza stampa - i dati di ascolto di Raiperunanotte che, secondo il conduttore, dimostrano una ricchezza e un potenziale che la Rai dovrebbe essere pronta a cogliere.

 

Santoro cita pure i dati del web con oltre trecentomila connessioni simultanee i quali evidenziano come su Internet esista un'altra televisione in grado, ad esempio, di sfidare La 7. Ma, ammonisce, nessuno usi questa argomentazione in modo strumentale: ''Noi non abbiamo intenzione di andarcene.

Aspetteremo a piè fermo eventuali sanzioni. Siamo pronti a dare battaglia''. Ma, è l'auspicio del conduttore, ''mi auguro che la Rai valuti questa ricchezza e questo potenziale''. ''Noi - aggiunge - siamo della Rai''. E tuttavia, sottolinea, anche rispetto ai dati, l'azienda pubblica ''non ha reagito come avrebbe dovuto''.

Santoro - insieme a Travaglio e Vauro e affiancato da Franco Siddi, segretario della Fnsi - è partito proprio dai dati: ''Voglio dire che troverei miope l'atteggiamento di chi si rifiuta di capire che ieri si è consumato un evento di portata di storica anche se continuo a sperare che queste cifre siano analizzate. Il pubblico esiste e continua a esistere anche quando un programma viene spento. Ieri gli abbonati si sono costituiti in soggetti che vogliono scegliere cosa vedere. Il canone non deve essere una tassa ma deve suggellare proprio questo diritto''.

Santoro sottolinea come la diffusione di dati che lui giudica 'falsi' significhi un tradimento del servizio pubblico e quindi ha raccontato cosa è accaduto: ''Non è un mistero per nessuno che la Rai si fosse attrezzata a seguire l'avvenimento incaricando un gruppo di marketing a rilevare l'impatto in termini di ascolti sulla piattaforma multimediale. Già stamane da fonti non sospette ho avuto questi dati che addirittura propongono una stima pessimistica degli ascolti''. Il gruppo, spiega Santoro, ha valutato che gli ascolti televisivi di ieri

siano intorno al 13% con uno spostamento del pubblico di Sky pari al 6%. In tutto ci sarebbero stati davanti alle tv – sempre secondo una stima al ribasso - 3.250.000 telespettatori. La voce 'altre televisioni' ha raccolto il restante 7% con le emittenti locali che hanno superato le Reti Rai come accaduto, ad esempio, in Toscana o in Lombardia con Telelombardia seguita ieri sera da una media di 300 mila spettatori. Il conduttore – visibilmente stanco - giudica un ''esercizio demenziale'' non cogliere la portata di questi dati. Un riferimento al Tg2 che avrebbe diffuso i dati relativi solamente a Current. (ANSA)

 

PAR CONDICIO: SANTORO, BERLUSCONI NON NOI FUORI DA RAI

DISSE 'NON TOCCHERÒ NEANCHE UNA PIANTA', STA ARANDO GIARDINO

 

Bologna, 26 marzo - ''Chi deve uscire dalla Rai è Berlusconi, che ha dimostrato di saper stare nel privato possedendo tre reti. Non certamente noi'': così Michele Santoro risponde a quanto pubblicato oggi dai giornali vicini al premier secondo i quali visto che il conduttore ha dimostrato di riuscire ad andare in onda al di fuori della Rai, dovrebbe di conseguenza lasciare l'azienda pubblica.

''Cominci Berlusconi - dice Santoro in conferenza stampa – a uscire dalla Rai invece di far scrivere ai suoi giornali che dovrei essere io ad andarmene. Quando è sceso in campo aveva detto che non avrebbe toccato neanche una pianta invece sta arando tutto il giardino estirpando quanto di buono c'è. Le sue reti sono in affanno e quindi togliere Santoro da Raidue significa mandare a nozze Mediaset. E questo è inaccettabile.

È lui che deve stare zitto. Io sono della Rai e Berlusconi rappresenta il mio concorrente perché è il proprietario di Mediaset. Non può mettersi una volta una giacca e una volta l'altra''. (ANSA)

 

 

PAR CONDICIO: SANTORO,MIO COMPENSO? CON ANNOZERO RAI GUADAGNA

 

Bologna, 26 marzo - Michele Santoro puntualizza alcuni punti riguardanti il suo compenso Rai, tema sul quale è spesso attaccato dai quotidiani vicini al centrodestra: ''Quando si parla di compensi bisogna anche dare altri parametri. Uno in particolare: con Annozero la Rai guadagna e il programma praticamente autofinanziato con gli spot. Altrimenti si danno cifre a vanvera''.

Santoro - il giorno dopo Raiperunanotte - fa il punto in una conferenza stampa con Marco Travaglio, Vauro Senesi. Al suo fianco il segretario della Fnsi, Franco Siddi. (ANSA)

 

PAR CONDICIO: SANTORO; FAMMONI (CGIL), INDUBITABILE SUCCESSO

 

''Un indubitabile successo. Oltre agli ascolti sul satellite e sul digitale, c'è stato un boom incredibile di contatti su internet. A questo vanno sommate le radio e la presenza, in tante piazze d'Italia, dei cittadini''.

Così Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, commenta ai microfoni di RadioArticolo1 Raiperunanotte, la serata organizzata da Michele Santoro.

''Sui numeri - prosegue il dirigente sindacale – il centrodestra non ne indovina una: troppo alti quando li riguarda, bassissimi quando riguardano altri''.

Per Fammoni, ''non si può impedire ai giornalisti di parlare. In Italia, purtroppo, si può cercare di occupare tutti gli spazi. La multa dell'Autorità per le comunicazioni al Tg1 e al Tg5 in questo senso è particolarmente significativa, anche se tardiva, visto che arriva a pochissimi giorni dalla chiusura  della campagna elettorale. D'altronde, che i telegiornali orientino la maggior parte della popolazione italiana, oltre il 60 per cento, lo dice il Censis''.

Fammoni si augura che ''il consiglio di amministrazione della Rai non voglia causare ulteriori danni all'azienda. Del resto, l'iniziativa di ieri sera è figlia dei provvedimenti che il governo ha adottato sul tema dell'informazione. Ma perché stupirsi? C'è una parte importante della società italiana che si batte per un'informazione libera e il 3 ottobre scorso a Piazza del Popolo ci eravamo presi un impegno. Che di fronte a

ogni tentativo di zittire la libera informazione la Cgil avrebbe continuato la mobilitazione. E questo è ciò che è successo ieri sera''. (ANSA)

@fnsisocial

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