La Federazione nazionale della stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania esprimono «solidarietà ai colleghi della redazione napoletana di Repubblica, querelati dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca per l'inchiesta che il quotidiano ha condotto sulla vicenda degli appalti sui tamponi». Questione sulla quale, tra l'altro, indaga anche la magistratura.
«Ancora una volta – rileva in una nota il sindacato – il governatore dimentica che ha il dovere di dare risposte, prima di tutto ai cittadini, sul suo operato. De Luca considera le voci discordanti come un fastidio e le attacca dileggiandole durante i suoi soliloqui sui social. In questo caso ha querelato. Ma i giornalisti di Repubblica, come gli altri colleghi che hanno realizzato inchieste sull'emergenza Covid, hanno fatto solo il loro dovere. È venuto il momento di mettere mano a una legge sulle querele temerarie, diventate ormai lo strumento principale per mettere il bavaglio alla stampa senza alcun costo per chi le utilizza. Ai colleghi di Repubblica il nostro sostegno e l'invito a continuare nel loro lavoro senza farsi intimidire».
PER APPROFONDIRE
A questo link l'editoriale che Ottavio Ragone dedica alla vicenda. «La denuncia del presidente della Regione rientra nei suoi pieni diritti, ma ciò naturalmente non impedirà a Repubblica di dimostrare in ogni sede la veridicità e fondatezza del proprio lavoro di inchiesta, che continuerà se possibile con maggiore lena e rigore di prima», assicura.