Russia: ucciso giornalista del canale Tvt, 12 gli omicidi dall’inizio 2002. L’Ifj dichiara: “poche chances di costruire una democrazia dell’informazione”
Il 18 luglio scorso Alikhan Guliyev, giornalista del canale televisivo russo TVT, è stato assassinato all’ingresso dell’edificio dove si trova il suo appartamento a Mosca. Guliyev nel corso del 2002 aveva avviato una protesta contro Khamzad Gutseriyev, candidato in corsa per la presidenza della repubblica di Ingushetia, nel sud della Russia. In seguito ad una decisione della Corte Suprema russa, Gutseriyev fu escluso dalla candidatura poco prima delle elezioni di aprile 2002. “Un agguato del genere evidenzia la crisi che la Russia sta fronteggiando negli ultimi anni – ha commentato Aidan White, Segretario Generale IFJ – e fa capire che in tal modo non ci sono chances di costruire una cultura democratica dell’informazione”. Gia nel marzo 2002, poco prima del voto nella repubblica di Ingushetia, qualcuno aveva attentato alla vita di Guliyev. All’epoca il giornalista lavorava per la più grande compagnia radiotelevisiva della regione, ed era anche specializzato in inchieste sulla regione nord-caucausica, compresa la Cecenia. Dall’inizio del 2002, in Russia sono stati uccisi 12 giornalisti, nella maggior parte dei casi si è trattato di omicidi su commissione, dovuti alle implicazioni politiche del lavoro di inchiesta. “Quando i gruppi politici tentano di manipolare e condizionare l’attività dei giornalisti attraverso minacce e omicidi, compromettono la democrazia e aprono la strada al disordine e alla corruzione” ha concluso White. Fonte: Informazione Senza Frontiere