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Maja Sever, presidente della Efj
Internazionale 23 Set 2022

Russia, 18 giornalisti arrestati durante le proteste contro la guerra. Efj: «Inaccettabile censura»

Oltre 1.300 le persone fermate dalle forze dell'ordine nel corso delle manifestazioni che si sono svolte in 42 città  del Paese. Il sindacato europeo chiede «il rilascio di questi cittadini e dei cronisti» e denuncia: «Le autorità  russe stanno chiaramente facendo di tutto per nascondere il dissenso».

Ci sono anche 18 giornalisti fra gli oltre 1.300 manifestanti arrestati in tutta la Russia nel corso delle proteste contro la mobilitazione militare che si sono svolte mercoledì 21 settembre 2022 in 42 città del Paese. Ne dà notizia la Federazione europea dei giornalisti che, in una nota, chiede «il rilascio di questi cittadini che manifestavano pacificamente e dei giornalisti che seguivano le manifestazioni».

La maggior parte dei giornalisti fermati – riporta la Efj, citando l'osservatorio indipendente OVD-Info e la Journalists and Media Workers Union – indossava la pettorina con la scritta "stampa" e teneva in vista la tessera professionale. Alcuni di loro sono stati rapidamente rilasciati, altri corrono il rischio di essere multati o di dover scontare brevi pene detentive.

«Questi arresti mirati di giornalisti da parte della polizia sono una massiccia operazione di censura», denuncia Maja Sever, presidente della Efj. «Le autorità russe – incalza – stanno chiaramente facendo di tutto per nascondere l'ondata di proteste. Salutiamo il lavoro dei giornalisti russi che si stanno assumendo rischi personali per informare il pubblico sull'opposizione alla guerra in Ucraina».

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