“Dell’ampia relazione di Susanna Camusso, al XVII Congresso della più grande organizzazione sindacale dei lavoratori italiani, è particolarmente condivisibile la critica totale al liberismo imperante e l’analisi della crisi delle istituzioni europee, rivendicando non meno, ma più Europa, ma diversa, profondamente diversa. Così come la critica relativa alla perdita di identità del nostro Paese e alla incapacità dell’imprenditoria di progettare ed innovare, critica tanto più valida, mi pare, se la rapportiamo al settore editoriale.
E’ compito dell’informazione raccontare e contribuire ad analizzare le cause di questa situazione. Il lavoro deve tornare centrale nella vita e nella cultura del nostro Paese. Deve tornare ad essere una possibilità reale per le nuove generazioni. Uno strumento - lo ha detto il Segretario della Cgil – è il contratto nazionale di lavoro che va difeso e salvaguardato quale regolatore del lavoro stesso. Esattamente quanto sta facendo la Fnsi che è impegnata in un difficile rinnovo contrattuale il quale ha, come bussola, la difesa del lavoro che c’è e come obiettivo la creazione di nuove opportunità per il presente e per il futuro. Il contratto, anche se non da solo, è lo strumento che ci può permettere di reggere una crisi devastante e prolungata, particolarmente acuta nel settore editoriale. E’ importante che dal Congresso della Cgil sia venuta una forte sottolineatura del ruolo della contrattazione anche quale strumento di coesione sociale.”