La locandina della X edizione del premio 'Biagio Agnes'

Roma, presentata nella sede Rai la decima edizione del premio 'Biagio Agnes'

Il giornalismo verso le nuove frontiere dell'informazione, ma senza rinunciare alla tradizione e al rigore dell'etica. Questo il senso del Premio giornalistico internazionale 'Biagio Agnes', riconoscimento istituito nel 2009 e organizzato dalla Fondazione Biagio Agnes, con i patrocini della presidenza del Consiglio dei ministri, della Regione Campania, del Comune di Sorrento, dell'Ordine nazionale dei giornalisti, della Fnsi, dell'Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana) e dell'Usigrai. E da quest'anno con partner Confindustria.

La decima edizione dell'appuntamento, in programma dal 22 al 24 giugno a Sorrento, con cerimonia di consegna dei riconoscimenti sabato 23 nello scenario della Marina Grande (trasmessa poi da Rai1 mercoledì 27) è stato presentato oggi nella sede Rai di viale Mazzini.

Alla conferenza stampa sono intervenuti il presidente della giuria del Premio Gianni Letta; la presidente della Rai Monica Maggioni, presidente onorario del Premio; il direttore di Rai1 Angelo Teodoli e Simona Agnes, presidente della Fondazione Biagio Agnes e del Premio. «Sarà l'occasione per guardare al futuro della società e dell'informazione, mettendo assieme idee e persone diverse, cercando di tirare fuori il meglio da ciascuno», ha commentato Agnes.

La presidente Maggioni ha osservato che «questo è un appuntamento che scandisce l'anno della Rai» e ricordato che Biagio Agnes aveva l'idea che il servizio pubblico fosse al centro del racconto di un Paese, «un perno, una chiave di interpretazione del reale, del vivere come comunità, di interpretare la realtà attraverso la Rai, cioè il suo rapporto forte con i cittadino, di chi guarda alla Rai per capire cosa sta succedendo e che quanto è raccontato dal servizio pubblico dev'essere il risultato di uno sguardo terzo su quanto avviene».

Il direttore di Rai1, Teodoli, ha aggiunto che dal prossimo anno questo appuntamento televisivo si chiamerà 'Serata Biagio Agnes' e ha ricordato che proprio l'allora direttore generale Rai «ridefinì il servizio pubblico perché affrontò la sfida con la tv commerciale. E se la Rai è la realtà centrale che oggi vediamo, lo si deve a lui».

E Gianni Letta ha evidenziato a sua volta come Agnes operò perché «chi lavorava e lavora in Rai senta di appartenere ad una comunità, ad una famiglia» e ha poi ribadito l'invito venuto da papa Francesco nel corso dell'udienza privata nella Sala Clementina a Simona Agnes e alla giuria del premio: «Periferie, verità, speranza».

A ricevere il riconoscimento dell'appuntamento di Sorrento saranno Jérome Fenoglio, direttore di Le Monde, per la sezione Premio Internazionale; Paolo Mieli e Ezio Mauro per la sezione Premio per il Decennale; Adriana Cerretelli del Sole 24 Ore per la sezione Premio Giornalista per l'Europa; Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, per la sezione Premio Giornalista nelle Istituzioni; Barbara Stefanelli, vicedirettore del Corriere della Sera, per la sezione Premio per la Carta Stampata.

Premio alla memoria a Fabrizio Frizzi, per la sezione Premio per la Televisione, e a 'Il ruggito del coniglio', storica trasmissione di Rai Radio2 condotta da Antonello Dose e Marco Presta, per la sezione Premio per la Radio; ad Alberto Brambilla del Foglio, sezione Premio Under 35; ad Antonio Monda, sezione Premio Giornalista Scrittore; a Gloria Satta, sezione Premio per Cinema e Fiction.

Tre i premi speciali: a Milly Carlucci, per la sua carriera televisiva e il legame con il Premio Biagio Agnes, di cui è stata conduttrice per diverse edizioni; a Michelle Hunziker, per il successo ottenuto nell'ultima edizione del Festival di Sanremo; a Luca Zingaretti per il record di ascolti de 'Il Commissario Montalbano', la fiction più seguita in Italia.

Assegnata, per il sesto anno consecutivo, anche una borsa di studio ad una giovane giornalista praticante dell'Università Luiss Guido Carli di Roma, a testimonianza della costante e particolare attenzione della Fondazione Agnes  verso il mondo giovanile.