Folla di giornalisti e volti storici della Rai di ieri e di oggi, a partire dalla presidente Monica Maggioni, per l'ultimo saluto a Romano Tamberlich nella chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma. Tamberlich, a lungo vicedirettore del Tg1 e curatore di rubriche storiche della testata, Tv7 e Speciale Tg1, è morto a 79 anni la scorsa settimana lasciando le figlie Nicoletta e Carlotta.
«Dopo la morte di Albino Longhi, il Tg1 perde un altro dei suoi maestri», ha detto Daniela Tagliafico parlando dopo l'omelia in un commosso ricordo collettivo che è stato chiuso come in un abbraccio dal tenero ricordo del nipote Niccolò.
«Un maestro nel senso latino di magister, che ha formato tantissimi giovani. È stato il suo impegno. Li ha avviati al successo senza fargli sconti», ha detto ancora Tagliafico. E quei 'giovani' di tante generazioni erano tutti lì oggi a dargli l'ultimo saluto. Si riconoscevano, nella folla della grande chiesa strapiena, Andrea Vianello, Paolo Di Giannantonio, Maria Luisa Busi, Simona Sala, Duilio Giammaria, Corrado Formigli, Riccardo Chartroux, ma anche Giuliano Sangiorgi, Carlo Verna, Barbara Scaramucci, Roberto Natale, Tiziana Ferrario, David Sassoli, Lorenzo Ottolenghi. (Ansa – Roma, 8 gennaio 2018)
LA SCHEDA
Romano Tamberlich, nato a Roma nel 1938, già vicedirettore del Tg1 e curatore di rubriche storiche della testata come Tv7 e Speciale Tg1, ha iniziato la carriera giovanissimo ed è cresciuto professionalmente in Rai dove ha lavorato per trent'anni.
È stato caporedattore del politico e poi vicedirettore del Tg1, occupandosi di vicende centrali della storia italiana, dal caso Moro alla P2, e allevando generazioni di giornalisti.
Fin dalla fondazione, ha fatto parte della giuria del premio Ilaria Alpi, intitolato all'inviata del Tg3 uccisa nel 1994 a Mogadiscio con l'operatore Miran Hrovatin e dedicato a valorizzare l'inchiesta televisiva. Nella sua carriera cinquantennale ha vinto numerosi riconoscimenti. È morto a Roma il 6 gennaio.