Merita di non essere passata sotto silenzio la frase pronunciata giovedì sera durante “Ballarò” da Giulio Tremonti. Al conduttore Giovanni Floris il Vicepresidente del Consiglio si è rivolto cosi`: “noi trasmissioni del genere ve le lasciamo fare, loro (il riferimento era a Piero Fassino) non ve le faranno fare”.
Merita di non essere passata sotto silenzio la frase pronunciata giovedì sera durante “Ballarò” da Giulio Tremonti. Al conduttore Giovanni Floris il Vicepresidente del Consiglio si è rivolto cosi`: “noi trasmissioni del genere ve le lasciamo fare, loro (il riferimento era a Piero Fassino) non ve le faranno fare”. Non si potrebbe esprimere con maggiore chiarezza l’idea che l’autonomia dell’informazione Rai sia per Tremonti un atto di benevolenza del governo, che nella sua magnanimità, come certi sovrani di un tempo, concede al servizio pubblico di fare il suo lavoro. Noi giornalisti della Rai siamo invece affezionati all’idea che a mandare in onda l’informazione siano non i governi, ma i cittadini che la seguono: i milioni che ieri sera hanno visto “Ballarò”, come i milioni che negli anni scorsi seguivano Biagi e Santoro ed ancora attendono dal servizio pubblico che quella ferita venga sanata, restituendo la possibilità di andare in onda a loro e a tutti gli altri che, da Oliviero Beha a Massimo Fini, sono stati accantonati per ragioni politiche. La frase di Tremonti serve a ricordare, qualora ce ne fosse bisogno, quanto sia necessario cambiare la legge Gasparri: servono nuove regole a garanzia dell’autonomia della Rai dai governi di ogni colore, di oggi e di domani.