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Rai 03 Mar 2010

Roberto Natale, Presidente della Fnsi, alla manifestazione di via Teulada : "Ballarò, Porta a Porta, Annozero e Ultimaparola non possono andare in onda per motivi politici, un fatto talmente grave che deve allarmare l'intera società"

Non poter vedere in tv quattro trasmissioni "e' come se domattina non trovassimo quattro giornali in edicola, chiusi per motivi politici. Ballaro', Porta a porta, Annozero e Ultimaparola, quattro giornali del piu' diverso orientamento, per motivi politici non possono andare in onda".

Non poter vedere in tv quattro trasmissioni "e' come se domattina non trovassimo quattro giornali in edicola, chiusi per motivi politici. Ballaro', Porta a porta, Annozero e Ultimaparola, quattro giornali del piu' diverso orientamento, per motivi politici non possono andare in onda".

Roma, 2 marzo - Parole del presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Roberto Natale, che questa sera ha condotto la diretta della manifestazione organizzata, in via Teulada davanti agli studi Rai, per protestare contro la sospensione delle quattro trasmissioni. "Crediamo - ha proseguito Natale - che sia un fatto talmente grave da essere considerato con allarme non solo dai giornalisti ma dall'intera societa' civile italiana che si vede sottratta, per questo mese, la possibilita' di avere un'informazione abbondante, approfondita, del piu' diverso orientamento sui temi che riguardano la vita della comunita' nazionale". Il presidente della Fnsi ha ricordato che, in seguito a questa decisione, "si arriva al voto, e non era mai successo, senza che sugli schermi del servizio pubblico ci siano gli spazi per approfondire certe notizie che vengono date in maniera stringata, per forza di cose, dai telegiornali. Pensiamo - ha sottolineato - che sia un problema grande per noi giornalisti ma persino piu' grande per un paese che si vede mutilato nel suo diritto di sapere". Secondo Natale, questa decisione "non c'entra niente con la par condicio, come qualcuno strumentalmente dice. La legge sulla par condicio e' in vigore da dieci anni, solo quest'anno c'e' stato questo problema per un pessimo regolamento della commissione parlamentare di vigilanza che e' stato, se possibile, ancora peggiorato dal voto di ieri della maggioranza del cda e di un direttore generale che - ha concluso - non ha il minimo rispetto per i doveri del servizio pubblico". Anche il segretario della Fnsi, Franco Siddi, e' sceso in strada per portare la propria testimonianza e il proprio sostegno ai colleghi. "Siamo qui stasera - ha detto - perche' vogliamo far capire che il giornalismo sta con la gente e non si fa zittire. Hanno spento la tv e noi, allora, accendiamo le luci sulla societa' e alla societa' chiediamo di aiutarci a protestare perche' quando si toglie la voce ai giornalisti non si fa un danno solo a loro ma - ha concluso Siddi - anche al servizio pubblico e, soprattutto, ai cittadini". (AGI)

@fnsisocial

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