Finire in ospedale perché si racconta in diretta un fatto di cronaca. È stato questo il destino di un collega del Giornale di Monza che, intervenuto per documentare la violenta maxi rissa tra migranti (con un ferito grave) che era in corso alla stazione di Monza, è stato aggredito da alcuni dei protagonisti mentre filmava con il cellulare quanto stava accadendo.
Federazione nazionale della Stampa italiana, Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Associazione Lombarda dei Giornalisti e Gruppo Cronisti Lombardi sono al fianco del collega (medicato dal 118 intervenuto sul posto) ed esprimono solidarietà al giornalista e ai cronisti monzesi.
«Questo è l'ennesimo atto intimidatorio nei confronti di chi fa il proprio lavoro, illuminando le nostre città e raccontando violenza e malaffare», commentano sindacato, Ordine nazionale e Gruppo Cronisti Lombardi. «Fare i cronisti oggi è sempre più un lavoro a rischio. Confidiamo che, grazie alle testimonianze e alle immagini, le autorità competenti possano accertare le responsabilità dell’aggressione e mettere così un freno a un pericoloso dilagare di violenze sui territori e contro i giornalisti in particolare».