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Rai 11 Apr 2011

Report: nonostante nessuna imprecisione Gabanelli sotto tiro Agcom e Tremonti

“Deve suscitare il necessario allarme la denuncia fatta dagli schermi di RaiTre da Milena Gabanelli. La delibera adottata a maggioranza il 30 marzo scorso dall’Agcom ai danni di “Report” appare infatti un’invasione di campo, un nuovo modo per imbavagliare il giornalismo non incline agli elogi verso il governo. Alla puntata della trasmissione che ad ottobre si era occupata della manovra di Tremonti non è stata contestata alcuna imprecisione: nessun dato sbagliato, nessun elemento da rettificare.

“Deve suscitare il necessario allarme la denuncia fatta dagli schermi di RaiTre da Milena Gabanelli. La delibera adottata a maggioranza il 30 marzo scorso dall’Agcom ai danni di “Report” appare infatti un’invasione di campo, un nuovo modo per imbavagliare il giornalismo non incline agli elogi verso il governo. Alla puntata della trasmissione che ad ottobre si era occupata della manovra di Tremonti non è stata contestata alcuna imprecisione: nessun dato sbagliato, nessun elemento da rettificare.

Né si poteva imputare il disinteresse al punto di vista del ministro: Tremonti è stato ripetutamente invitato a partecipare, ma ha ripetutamente declinato l’invito per sé e per i suoi collaboratori. Tutto ciò non è bastato ad evitare la sanzione: poiché il ministro si è lamentato che il programma “avrebbe sviluppato un’immagine caricaturale e parziale, artatamente confezionata” della manovra economica, la Rai “è tenuta ad assicurare il diritto di replica…mediante la diffusione di una nuova puntata che - nel rispetto del format della trasmissione Report - dia spazio anche a voci e a testimonianze positive, nazionali e/o internazionali”. Il ministro (peraltro il ministro azionista del servizio pubblico) sceglie di non parlare, ma chiede e ottiene che ci sia una lista di pareri a lui favorevoli: resta da capire se a fornirla dovrà essere l’Agcom o lo stesso ministero. Bene ha fatto Milena Gabanelli ad annunciare il proposito suo e della rete di ricorrere contro la delibera Agcom. Ha il pieno sostegno del sindacato dei giornalisti e di tutta quella parte della società italiana che vuole vedere raccontati i fatti, prima di chiedersi che colore abbiano”.

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