«Leggiamo in questi giorni di un altro intervento dell'Azienda su Report che priva il programma d’inchiesta della Direzione Approfondimento della sua autonomia finanziaria. Più precisamente, è il suo conduttore ad essere privato di quell'autonomia che gli veniva riconosciuta in qualità di vicedirettore non giornalistico. Cosa significa nei fatti? Che le trasferte, gli acquisti di servizi e ogni spesa passeranno ad altre mani. Se quelli di Report vorranno indagare un soggetto vicino al governo, l'Azienda, che dipende dal governo, non solo sarà avvisata in anticipo, ma potrà pure valutare l'opportunità di quella spesa. L'Azienda replica: così facciamo con tutti i programmi. Infatti, è quello che lamentiamo da sempre: quando non si registra una regolare testata, l'editore si scrive gli articoli da solo. Dovrebbe saperlo anche il pubblico pagante, che invece confida nell'autonomia dei giornalisti Rai che lavorano in rete». Lo afferma in una nota, diffusa venerdì 1 agosto 2025, il Cdr Approfondimento Rai.
Il Cdr prosegue: «Quella firma, in capo a Ranucci, era la garanzia di libertà e autonomia del giornalismo di inchiesta di Report. Un unicum, in effetti. E una stella al petto, quella del giornalismo di inchiesta, di cui la Rai si è più volte fatta vanto di fronte ai cittadini, al Parlamento e persino davanti alla Commissione europea. Ricordiamo che il giornalismo di inchiesta deve essere indipendente, che è previsto dal contratto di servizio e che l'Azienda quel contratto è obbligata a rispettarlo. Ma ora ne ha rimosso l'unica premessa possibile, l'autonomia economica. Si può rimediare».
Il Cdr Approfondimento «è da sempre consapevole che la libertà e autonomia del giornalismo non si concede con delle deroghe saltuarie, ma rispettando la Legge sulla stampa che prevede per tutti i programmi di informazione e per l'attività di tutti i giornalisti le più ampie tutele di autonomia dall'editore. Ricordiamo che l'editore della Rai è il governo. Sottoporre il lavoro giornalistico al controllo del governo, seppur indiretto, è illiberale e antidemocratico. E da addetti ai lavori, possiamo aggiungere che la rende ineluttabilmente meno attraente».
La nota del Comitato di redazione si chiude con una richiesta: «Per questo il Cdr chiede all' Azienda di sanare l'anomalia del giornalismo senza testata svolto nella direzione Approfondimento. Una scelta che sgombrerebbe il campo da ogni accusa di ingerenza politica garantendo noi giornalisti, la Rai e la politica stessa fino ad oggi accusata, a ragione, di invadere il campo dell'informazione. Il Cdr invita inoltre i colleghi tutti, in particolare quelli appartenenti all'Ordine dei giornalisti e sindacati, a fare propria questa battaglia, che ci coinvolge sia come professionisti che come spettatori». (anc)