CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Rai 20 Lug 2010

Rai-Ruffini, Siddi (Fnsi): “Direzione e vertice cambino registro. Ora su Mineo bocce ferme e fare atto di responsabilità”

“Quella del Giudice di Roma sul caso “Ruffini-Rai” è più di una ordinaria sentenza. E’ una sanzione per l’azienda del servizio pubblico che da oggi ha una responsabilità in più: prendere atto che deve agire come una vera impresa, editoriale, di servizio e al servizio del pubblico, i cittadini italiani, e non degli interessi delle maggioranze o dei governi di turno.

“Quella del Giudice di Roma sul caso “Ruffini-Rai” è più di una ordinaria sentenza. E’ una sanzione per l’azienda del servizio pubblico che da oggi ha una responsabilità in più: prendere atto che deve agire come una vera impresa, editoriale, di servizio e al servizio del pubblico, i cittadini italiani, e non degli interessi delle maggioranze o dei governi di turno.

L’abbiamo sempre detto e lo ribadiamo oggi: la Rai cosi non può andare avanti.
Gli avvicendamenti delle figure di vertice o negli incarichi professionali sono normali solo se seguono i normali criteri dettati dalle regole di legge e di contratto, nonché dagli interessi di tutela dei diritti dei singoli e dei valori della stessa azienda. La nuova bocciatura della rimozione di Paolo Ruffini dalla direzione di Rai Tre deve ora suscitare ulteriori coerenti comportamenti da parte della direzione e di tutto il vertice aziendale. Restituito l’onore e il diritto a esercitare la propria funzione a Paolo Ruffini, ora occorre riparare, prima che il danno sia irrecuperabile, i tanti altri guai similari compiuti in questa stagione: lo spostamento, poi annullato per effetto della prima sentenza del giudice, di un altro grande professionista come Antonio Di Bella a Rai Tre, oggi ancora senza incarico equipollente, e le epurazioni da funzioni e ruoli di professionisti altrettanto seri come Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio, Massimo De Strobel, Piero Damosso dal Tg1. C’è un etica del lavoro e del servizio pubblico che deve essere recuperata. E ci sono professionisti che non possono essere ‘cancellati’. Anche per loro potrà esserci un giudice a Roma, piuttosto che a Berlino. Ma da oggi voltare pagina, prima di essere costretti dal giudice, è la via maestra per evitare che la vergogna continui”.

 

Il Segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi ha dichiarato:

“E ora la direzione del vertice Rai si fermi. Rifletta sull’idea di cambiare direzione ai vertici di Rainews24. Una rimozione del direttore Corradino Mineo, oggi, è evidente alla luce della sentenza del ‘caso Ruffini’ sarebbe un altro grave passo falso. Direttore e Cda sono in tempo per evitarlo. Fermarsi non sarebbe per loro una sconfitta ma finalmente un atto di ragionevolezza, a favore del servizio pubblico, rispettoso dei valori professionali, morali e patrimoniali in discussione. Il Cda di domani può finalmente compiere non solo una bella figura ma un atto di grande responsabilità”.

RAI: RUFFINI; RESPINTO RECLAMO RAI CONTRO REINTEGRO

 Il tribunale del lavoro di Roma ha respinto il reclamo della Rai contro il reintegro di Paolo Ruffini alla direzione di Raitre. Lo si apprende dai legali di Ruffini. Ruffini era stato reintegrato il 28 maggio alla direzione di Raitre dal giudice del lavoro del tribunale di Roma che aveva accolto il ricorso del giornalista. L'ordinanza aveva definito ''illegittima'' la sua sostituzione al vertice della rete, frutto di ''discriminazione'', causa di ''demansionamento'' e ''danno irreparabile''.

La Rai aveva subito annunciato ricorso contro la decisione: in particolare, il direttore generale Mauro Masi, davanti alla commissione di Vigilanza, aveva definito l'ordinanza del reintegro ''totalmente infondata in fatto e in diritto'', sottolineando che nel caso di Ruffini non c'era stata ''alcuna rimozione'', bensì un ''normale avvicendamento aziendale''.

L'8 giugno il consiglio di amministrazione della Rai aveva poi deciso all'unanimità, dopo aver considerato il parere dei legali dell'azienda (gli stessi che avevano inoltrato ricorso) il reintegro di Ruffini alla guida di Raitre, ma con ''ogni più ampia riserva all'esito della decisione del reclamo''. (ANSA)

RAI: RUFFINI, FELICE DI UNA DECISIONE CHE NON MI SORPRENDE

''Una decisione che non mi sorprende, mi rende felice ma soprattutto dimostra che avevo ragione''.

Così Paolo Ruffini commenta la decisione del tribunale del lavoro che ha respinto il reclamo della Rai contro il suo reintegro alla direzione di Raitre.

Ruffini, che precisa di non aver ancora letto le motivazioni e di non poter entrare per questo nel dettaglio, ringrazia il suo legale Antonio D'Amati che lo ha difeso con grande passione e professionalità. (ANSA)

RAI: RUFFINI; GARIMBERTI, SENTENZE VANNO RISPETTATE

''In attesa di saperne di più posso semplicemente ribadire che le sentenze vanno rispettate''. Così il presidente della Rai Paolo Garimberti, a margine della presentazione di Prix Italia 2010, sulla decisione del tribunale di Roma di respingere il reclamo presentato dalla Rai contro il reintegro di Paolo Ruffini alla direzione di Raitre. (ANSA)

RAI: RUFFINI; ART.21, ORA CI SI FERMI IN TEMPO SU MINEO

La decisione del tribunale del lavoro che ha respinto il reclamo della Rai contro il reintegro di Paolo Ruffini alla direzione di Raitre ''conferma ancora una volta l'atteggiamento illegittimo e discriminatorio che hanno avuto i vertici Rai nei confronti di Ruffini'': è il commento del presidente e del portavoce di Articolo 21, Federico Orlando e Giuseppe Giulietti.

''Apprendiamo con soddisfazione di questa sentenza del Tribunale - continuano - mentre si moltiplicano le voci relative alla prossima chiusura dell'esperienza del direttore Corradino Mineo a Rainews e del programma Annozero. Ci auguriamo che il gruppo dirigente Rai voglia archiviare queste intenzioni che rappresenterebbero un nuovo, ulteriore e forse definitivo colpo a quello che resta del servizio pubblico''. In caso contrario, dicono Orlando e Giulietti, ''abbiamo già preparato un dossier completo contenente tutte le dichiarazioni rese sia in pubblico (ultima quella di Romani su Rainews) sia quelle ricavabili dalle intercettazioni che dimostrerà in modo incontrovertibile che tali rimozioni e altre che potranno seguire sono state decise tutte fuori dal cda e che al direttore generale è stato  assegnato un puro ruolo di ratifica. Chiederemo pertanto ai nostri legali - concludono - di presentare questo dossier in tutte le sedi nazionali ed internazionali possibili, a partire da quella Corte dei Conti alla quale spetta una valutazione sulle modalità di indirizzo del denaro pubblico''. (ANSA)


@fnsisocial

Articoli correlati