«Ancora una volta il direttore di RaiNews24 decide di nascondere una notizia. Le dichiarazioni del procuratore Gratteri sui test psicoattitudinali dei magistrati sono un fatto di cui bisogna dare conto in nome della libera informazione; una notizia ampiamente raccontata dai principali tg e siti d'informazione. Un'informazione che i nostri utenti non trovano, e anche per questo motivo decidono sempre di più di informarsi altrove. A un certo punto nei nostri notiziari le dichiarazioni di Gratteri sono scomparse. Ci chiediamo perché? Sul sito RaiNews.it la notizia è stata data solo grazie alla pubblicazione del servizio del Tg3 delle 19». È quanto afferma. in una nota diffusa mercoledì 27 marzo 2024, il Cdr della testata all news della Rai.
«Nel giorno in cui l'assemblea ha dichiarato lo stato di agitazione - continua il Cdr di Rainews - è ancora più grave riscontrare che un fatto simile non sia raccontato in modo completo. Questo comportamento da parte del direttore non è più accettabile. Chiediamo rispetto per tutti i colleghi che intendono svolgere la propria attività senza condizionamenti di parte. L'assemblea ha dimostrato che la misura è colma ed è pronta a ogni iniziativa che restituisca dignità al servizio pubblico informativo».
Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri aveva così commentato i test psico-attitudinali per i magistrati approvati dal consiglio dei ministri: «Se vogliamo farli per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione sono favorevole, però facciamoli anche per chi ha responsabilità di governo e della cosa pubblica». Aggiungendo: «Facciamo anche il narco test e l'alcol test, perché uno che è sotto l'effetto di stupefacenti non solo fa ragionamenti alterati ma può essere anche sotto ricatto. Dunque, visto che ci troviamo, facciamo anche narco test e alcol test».
Sulla vicenda interviene con un post su X il presidente della Fnsi Vittorio di Trapani. «Grazie al Cdr di RaiNews che difende la dignità di una testata e quindi della Rai Servizio Pubblico. Al Cdr e a tutta la redazione la piena solidarietà e vicinanza», scrive.
Per l'Usigrai, «a Rainews siamo ormai alla disinformazione. Non è la prima volta – rileva il sindacato dei giornalisti Rai – che l'attuale direzione si adopera a nascondere notizie ai telespettatori del canale all-news della Rai. I comunicati del Cdr segnalano da tempo una gestione omissiva dell'informazione di Servizio Pubblico da parte della direzione. Tuttavia, anche dopo gli ultimi scivoloni, i vertici Rai non solo non dicono niente, ma non muovono un dito per fermare questa deriva. Delle due l'una: o sono disattenti, o sono conniventi. La solerzia di questi vertici che vergano comunicati per annunciare urbi et orbi procedimenti disciplinari per un nonnulla non ha trovato applicazione per quello che succede a Rainews, dove il controllo politico editoriale ha raggiunto livelli inaccettabili. Ci chiediamo cosa altro debba accadere prima che si intervenga a porre fine a questa deriva che fa male all'informazione e alla Rai».