È stata riconosciuta l'aggravante del metodo mafioso per il raid compiuto il primo aprile scorso al Roxy Bar, un caffè in zona Romanina a Roma, ai danni del titolare e di una giovane disabile. Il gup di Roma Maria Paola Tomaselli ha condannato a 4 anni e 10 mesi di carcere Alfredo Di Silvio, a 4 anni e 8 mesi il fratello Vincenzo e a 3 anni e 2 mesi il nonno dei due, Enrico.
I due fratelli erano accusati di lesioni e violenza privata, il nonno di minacce: a tutti era contestata l'aggravante del metodo mafioso. Il giorno dopo il raid al bar, Enrico Di Silvio andò dai due aggrediti facendo il nome dei Casamonica per tentare di convincerli a ritirare la denuncia.
Domani è prevista l'udienza davanti ai giudici della sesta sezione penale del processo in cui è imputato il quarto componente del gruppo responsabile del raid al Roxy Bar, Antonio Casamonica, accusato di lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso. Casamonica ha scelto di essere processato con rito ordinario.