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Fnsi 19 Mar 2010

Rai-Agcom, Franco Siddi: “Il Premier crea un clima pesante contro Santoro. Stampa criticabile ma è assurdo considerare il giornalista come un nemico”

''C'è un clima che si sta facendo veramente pesante, se non insopportabile. È veramente sconcertante e inaccettabile che soprattutto chi ha pubbliche responsabilità si affanni a individuare come nemico il giornalista. Lascia allibiti quanto sta continuando a dichiarare il presidente del Consiglio contro Santoro e i giornalisti che lui considera a lui contrari, assumendo il conduttore di Annozero quale suo avversario in campagna elettorale''. È il commento di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa alle ultime esternazioni del premier sul conduttore di Annozero.

''C'è un clima che si sta facendo veramente pesante, se non insopportabile. È veramente sconcertante e inaccettabile che soprattutto chi ha pubbliche responsabilità si affanni a individuare come nemico il giornalista. Lascia allibiti quanto sta continuando a dichiarare il presidente del Consiglio contro Santoro e i giornalisti che lui considera a lui contrari, assumendo il conduttore di Annozero quale suo avversario in campagna elettorale''. È il commento di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa alle ultime esternazioni del premier sul conduttore di Annozero.

''Sicuramente anche la stampa è criticabile, ma la categoria del nemico attribuita al giornalista introduce un clima pesantissimo e di allarme che proprio chi ha pubbliche responsabilità dovrebbe rifuggire. Esporre i giornalisti all'indice in questo modo è un fatto grave e suscettibile di pericolo'', conclude Siddi.  (ANSA)

BERLUSCONI ATTACCA PM E SANTORO, HO DETTO COSE LECITE

NAPOLI, 18 marzo - Chiede il voto per una ''grande rivoluzione liberale'',  accusa la sinistra di volere ''tutto il Paese intercettato'', punta il dito contro quei ''magistrati politicizzati'' che dettano tempi e modi della campagna elettorale. Poi conferma quanto scritto nelle intercettazioni pubblicate dai giornali e al centro dell'inchiesta di Trani: ''Sono cose doverose e lecite'' perché'' è inaccettabile che Santoro faccia processi in tv''. È un fiume in piena Silvio Berlusconi che dal palco della mostra d'Oltremare a Napoli, dove si tiene la manifestazione elettorale a sostegno di Stefano Caldoro, in un discorso diviso in due tempi, difende a spada tratta il capo della Protezione civile Guido Bertolaso (''è un eroe'', dice) e  torna a ribadire punto per punto quelli che ormai sono i ''cavalli di battaglia'' della sua campagna elettorale.

Che l'umore del Cavaliere non fosse al meglio lo si percepiva già dal primo pomeriggio. Ad aspettare il suo arrivo a Napoli tutto lo stato maggiore del Pdl campano. Un attesa vana visto che il premier non incontrerà nessuno, eccezion fatta per Stefano Caldoro.

Ad irritare il Cavaliere è sempre il solito argomento e cioè il polverone mediatico sollevato dall'inchiesta della procura di Trani. È un'ingiustizia, è lo sfogo, perché in quelle carte non c'è nulla di più di quello che io dico in pubblico. Il risultato di tutto questo è invece solo uno: alimentare il clima di odio nel Paese e l'antiberlusconismo.

Concetti che il Cavaliere non tarderà a sottolineare dal palco del comizio alzando il tono della voce. ''Con tutto quello che ci fanno ne abbiamo le scatole piene'', esordisce iniziando ad elencare i ''torti'' subiti,  a partire dall'esclusione della liste del Pdl a Roma: ''Una violazione della legge''.

Tono perentorio anche quando si parla di finanziamento pubblico ai partiti: ''Non ne abbiamo bisogno - precisa – e quando non basta quì c'è Panatalone, anzi come mi hanno chiamato in questi giorni: Paperone. Ma se io sono Paperone loro sono la banda Bassotti''.

La ''magistratura amica della sinistra'' è di nuovo chiamata in causa quando si parla dell'Aquila e delle accuse a Guido Bertolaso: ''Hanno gettato fango su veri e propri eroi''.

''È inaccettabile che il signor Santoro - attacca ancora - faccia processi in Tv a persone già sotto processo senza dare loro il diritto di difendersi''. Ecco perché, ribadisce Berlusconi, ''quello che ho detto è lecito e doveroso. Ho detto anche - aggiunge - che se si andava avanti così nessun italiano avrebbe pagato più il canone''. Il presidente del Consiglio chiama in causa i presenti: ''Alzi la mano chi di voi non ha il sospetto di essere intercettato'', nella sala scende il silenzio, Berlusconi si guarda intorno e aggiunge: ''Ecco – dice con il sorriso - c'è una mano alzata ma evidentemente quella persona non ha il telefono''.

Oltre alle accuse però il premier ne approfitta per ribadire i prossimi impegni del governo: ''il nostro obiettivo è sconfiggere la criminalità organizzata entro tre anni''. Ecco perché, è l'invito che rivolge ai presenti, non bisogna disertare le urne: ''Da questo voto il nostro governo deve uscire rafforzato'' e l'esito elettorale dovrà consegnare ''un ulteriore mandato per attuare una rivoluzione liberale''. A partire, ribadisce ancora il Cavaliere, ''da una grande e radicale riforma della giustizia''. Guerra infine all'astensionismo che, avverte il premier ''favorisce sempre la sinistra''. (ANSA)

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