Tra le ipotesi delle linee guida per il progetto di rilancio della radiofonia, approvate oggi all'unanimità dal consiglio di amministrazione della Rai all'unanimità, su proposta del direttore generale Mauro Masi, c'è lo spacchettamento delle testate radiofoniche.
Un'idea contro la quale hanno già manifestato contrarietà l'Usigrai e la stessa redazione del Gr, che oggi si riunirà in ssemblea. Nelle intenzioni dell'azienda, l'ipotesi punta a garantire al pubblico un'offerta più ampia, valorizzando le potenzialità interne. "Moltiplicare per tre la testata adiofonica - è l'anticipazione del piano che deve ancora essere illustrato ai sindacati - può consentire di dare ai gr un taglio diverso, sfruttando al meglio i 190 giornalisti che lavorano per la radio pubblica e garantendo loro anche maggiori opportunità. Del resto, negli ultimi anni Radiorai ha manifestato segnali
di crisi in termini di ascolti, con Radiouno che resta leader, ma ha subito un calo, Radiotre fuori della top ten e Radiodue che - specie dopo la perdita di Fiorello - ha perso posizioni a vantaggio dei network privati". Il nuovo progetto, riferiscono all'Ansa fonti del Cda, non comporterebbe un aumento dei costi.