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Rai 28 Nov 2011

Rai Internazionale scrive a Monti "Con i tagli all’editoria chiudiamo il primo gennaio"

I tagli al fondo per l'editoria rischiano di trasformare in vittima anche Rai Internazionale, il canale multipiattaforma (televisivo, radiofonico ed internet) di informazione e programmi finanziato anche con fondi erogati dal Dipartimento per l'Editoria della presidenza del Consiglio, in forza di una convenzione con la Rai. Franco Siddi a "Italia chiama Italia"

I tagli al fondo per l'editoria rischiano di trasformare in vittima anche Rai Internazionale, il canale multipiattaforma (televisivo, radiofonico ed internet) di informazione e programmi finanziato anche con fondi erogati dal Dipartimento per l'Editoria della presidenza del Consiglio, in forza di una convenzione con la Rai. 
Franco Siddi a "Italia chiama Italia"

Senza novità sostanziali, già dal prossimo primo gennaio il canale potrebbe spegnersi. I giornalisti hanno quindi inviato una lettera aperta al capo del governo, Mario Monti.
"Se fossero confermati i tagli ai fondi per l'editoria, decisi dal precedente governo, si decreterebbe già a partire dal primo gennaio 2012 la chiusura di Rai Internazionale. Sono infatti tagli che si sommano - è scritto - a quelli degli anni precedenti riducendo drasticamente le già scarse risorse a disposizione della nostra struttura che è l'unica di puro sevizio pubblico. In un periodo di così grave crisi siamo tutti obbligati ai sacrifici e noi certamente non vogliamo tirarci indietro. Ma Rai Internazionale, anche nell'era dei nuovi mezzi di comunicazione, costituisce il filo diretto che ogni giorno lega milioni di nostri connazionali all'Italia, uno strumento indispensabile per la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo".
Per i giornalisti del canale "spezzare questo legame, in una ricorrenza simbolica come il centocinquantesimo anno dell'Unità d'Italia, si tradurrebbe anche in un grave danno economico oltre che di immagine poiché gli italiani all'estero sono considerati i migliori ambasciatori del made in Italy. I nostri connazionali ci scrivono preoccupatissimi per le sorti economiche del nostro Paese ed hanno lanciato, proprio attraverso Rai Internazionale, l'idea di mettersi in rete per comprare direttamente i titoli del debito pubblico italiano e contribuire così alla salvezza del Paese. Al di là di ogni retorica, gli italiani nel mondo si dimostrano ancora una volta un esempio di amor patrio che è un sentimento ed un impegno al quale costantemente ci esorta il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano". La lettera a Monti è stata scritta perché in occasione del discorso programmatico alla Camera il neo premier "ha voluto sottolineare" la propria attenzione ai temi relativi agli italiani all'estero. "Fin dal suo esordio Rai Internazionale non ha potuto disporre né delle risorse, né degli strumenti adeguati a competere con i canali esteri delle grandi reti televisive mondiali e questo ne ha costituito il suo limite principale. Negli anni passati ci siamo battuti dentro e fuori la nostra azienda affinché la Rai, e quindi l'Italia, si presentasse nel mondo con un canale radiotelevisivo più adeguato alle sfide che la globalizzazione impone" ma senza successo. "Siamo fiduciosi che l'Italia e con essa la Rai sapranno dotarsi degli strumenti necessari per superare le gravi difficoltà che stiamo vivendo. Noi faremo la nostra parte, impegnandoci per la sopravvivenza di Rai Internazionale.
Intanto possiamo registrare con soddisfazione che negli ultimi anni gli sforzi di Rai Internazionale hanno fatto registrare un crescente apprezzamento da parte del pubblico. Confidiamo che i prospettati tagli ai fondi per Rai Internazionale vengano ripensati". (Roma, 24 novembre - AGI)

"Italia chiama Italia"
La puntata del 28 novembre 2011

Diritto all'informazione. A Rai Internazionale interviene in studio Franco Siddi Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa italiana.
http://www.international.rai.it/raitalia.tv/programma.php?id_programma=1044

 

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