Un pacchetto di tre giorni di sciopero: li ha affidati al cdr l'assemblea di redazione di Rai International, riunitasi alla presenza del segretario dell'Usigrai, Roberto Natale. Il motivo e' ''protestare contro le inaccettabili risposte dell'Azienda alle richieste avanzate della redazione.
Un pacchetto di tre giorni di sciopero: li ha affidati al cdr l'assemblea di redazione di Rai International, riunitasi alla presenza del segretario dell'Usigrai, Roberto Natale. Il motivo e' ''protestare contro le inaccettabili risposte dell'Azienda alle richieste avanzate della redazione. In una condizione cronica di carenza di organico - dicono i giornalisti di Rai International -, che ha portato negli anni Rai International ad essere la Testata Rai con il rapporto piu' sbilanciato redattori interni-giornalisti precari (circa 30 a 50), l' Azienda ha rifiutato il reintegro di tre unita' di organico perse solo nell' ultimo anno''. Ricordando che l'''appuntamento elettorale del 2006 vede, per la prima volta al voto gli Italiani nel Mondo'', l'assemblea ritiene, ''che il progetto editoriale, ipotizzato dalla Direzione di Testata, per il trasferimento di una Line giornalistica alla rubrica televisiva 'Qui Roma', per far nascere il primo telegiornale per gli Italiani nel Mondo, non possa prescindere da un aumento dell'organico giornalistico''. L'Assemblea, si legge ancora nella nota del cdr, ''condanna inoltre senza mezzi termini i metodi punitivi messi in atto dal direttore Massimo Magliaro nei confronti di alcuni colleghi. La querela per diffamazione nei confronti di un membro del CdR non ha precedenti e costituisce un preoccupante tentativo di minare l' opera di tutela e di denuncia svolta dai colleghi del Comitato di Redazione''. (ANSA). Il Comitato di Redazione di Televideo «esprime - in un comunicato - la sua solidarietà nei confronti di un membro del CdR di Rai International querelato per diffamazione del Direttore della Testata, evento che non ha precedenti nella storia della Rai. Un caso che getta ombre sulla libertà di azione di un organismo sindacale il cui compito principale è difendere i diritti dei lavoratori». (AGI) ''Il Cdr del Tg2 esprime tutta la sua solidarieta' al comitato di redazione di Rai International per la querela per diffamazione nei confronti di un membro del cdr da parte del direttore di Rai International Massimo Magliaro''. Lo spiega una nota del Comitato di redazione del Tg2. Il Cdr della testata ''esprime tutta la sua preoccupazione per un clima che - come sostiene il documento approvato dall'assemblea di Rai International - non ha precedenti e rischia di minare l'opera di tutela sindacale svolta dal cdr''. (ANSA) Sulle recenti vicende sindacali di Rai International, il Presidente della Fnsi, Franco Siddi, ha dichiarato: “Con le querele non si va da nessuna parte. E’ stupefacente la notizia che il Direttore di Rai International, Massimo Magliaro, avrebbe deciso di denunciare per diffamazione un membro del Comitato di redazione. I problemi di organizzazione e di relazione con i giornalisti, come in generale con tutti i lavoratori, non si risolvono con il ricorso alla Magistratura ma con l’esercizio della fatica democratica del confronto a partire dall’affermazione delle proprie idee, per considerazioni e conclusioni meditate e ponderate. A Rai International serve un piano di sviluppo reale, di cui non si può certo far carico solo ai responsabili della testata ma all’intera azienda del servizio pubblico. Occorrono soluzioni per la cronica carenza di organico, per la soluzione dei nodi del precariato. E serve soprattutto un deciso piano aziendale, sostenuto da tutta la rai, per un progetto di servizio pubblico capace di soddisfare le esigenze di informazione puntuale, in andata e in ritorno, soprattutto in relazione alle necessità di conoscenza legate alle elezioni generali del 2006, quando per la prima volta gli italiani all’estero saranno chiamati a votare per eleggere diciotto loro rappresentanti nel Parlamento italiano. Per queste ragioni ai colleghi del Cdr di Rai International va la solidarietà del Sindacato della Fnsi e all’azienda l’invito recuperare il valore di proficue, ancorché dovessero risultare faticose, relazioni sindacali.”