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Fnsi 07 Ott 2004

Rai, i gornalisti di Radio Rai sciopereranno il 17 ottobre. Natale (Usigrai): “Gasparri usa la radio pubblica per piccole manovre di partito”

Rai, i gornalisti di Radio Rai sciopereranno il 17 ottobre. Natale (Usigrai): “Gasparri usa la radio pubblica per piccole manovre di partito”

Rai, i gornalisti di Radio Rai sciopereranno il 17 ottobre. Natale (Usigrai): “Gasparri usa la radio pubblica per piccole manovre di partito”

I giornalisti del Giornale Radio Rai hanno proclamato per domenica 17 ottobre un giorno di sciopero (con astensione delle prestazioni in voce), un giorno di silenzio che si estendera' dai Gr a 'Tutto il calcio minuto per minuto'. Tra i motivi della protesta, i giornalisti segnalano in una nota: la cronica carenza di organico della testata; il mancato ammodernamento tecnologico; l'assenza di un piano di rilancio della radiofonia, la mancata tutela dei diritti sportivi radiofonici, la cancellazione della programmazione in onda media di Radio 2 e Radio3, la sofferenza nelle 'line' di alcune redazioni di primo piano della testata, l'inosservanza da parte della Direzione degli obblighi contrattuali in ordine alle informazioni preventive da comunicare al Cdr. ''Altre iniziative sindacali - conclude la nota - verranno adottate se non interverranno risposte e garanzie da parte della Rai''. (ANSA). La radio pubblica svilita per piccole manovre di partito. L’intervista del ministro Gasparri, in onda questa mattina sul “Baco del Millennio” di RadioUno, è stato un pessimo modo per celebrare gli ottanta anni della radio. Gasparri si è lanciato in un ripetuto attacco contro la Divisione Radiofonia, del quale niente avranno potuto capire gli ascoltatori, motivatamente ignari delle articolazioni interne dell’organizzazione Rai. Ma a Gasparri e a chi ha commissionato l’intervista poco importa che gli ascoltatori capiscano, né importa sapere che la Divisione Radiofonia ormai è stata abolita: importa dare il segnale che invece la testata scoppia di salute, è un modello di efficienza, è un fiore all’occhiello. Peccato per Gasparri che non la pensino così colleghe e colleghi del Giornale Radio, che all’unanimità hanno proclamato nei giorni scorsi una giornata di sciopero per il 17 ottobre. Nelle loro motivazioni, che chiamano in causa le diverse responsabilità interne ed esterne all’azienda, c’è molta più passione per la radio di quanta non se ne possa rintracciare nelle faziose dichiarazioni di Gasparri. L’intervista però pone un problema anche al vertice aziendale: esiste ancora un barlume di unitarietà, o è diventato lecito usare una parte della Rai per randellarne un’altra? E la replica alle critiche esterne vale per tutti i dirigenti, o c’è qualcuno che alla difesa non ha diritto perché troppo influente sulla Rai è chi lo critica? Nelle settimane scorse la Rai non ha esitato a difendere sulle agenzie di stampa Bruno Vespa dalle critiche di Petruccioli e i tg Rai dalle critiche di Lilli Gruber. Sarebbe a dir poco inelegante tacere oggi.

@fnsisocial

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