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Rai 28 Apr 2009

Rai. Conti, governance e modello organizzativo al centro dell'intervento del direttore generale Mauro Masi. Usigrai: valorizzare le risorse interne

I conti, la governance intesa come responsabilita' della linea editoriale e il modello organizzativo: sono queste le tre ''grandi criticità' individuate dal direttore generale della Rai Mauro Masi che oggi ha parlato per la prima volta davanti alla Commissione di Vigilanza insieme al presidente Paolo Garimberti.

I conti, la governance intesa come responsabilita' della linea editoriale e il modello organizzativo: sono queste le tre ''grandi criticità' individuate dal direttore generale della Rai Mauro Masi che oggi ha parlato per la prima volta davanti alla Commissione di Vigilanza insieme al presidente Paolo Garimberti.

''Queste grandi criticità - ha spiegato Masi - possono essere però anche delle grandi opportunità perchè l'azienda è in grado di affrontarle''. La prima è ''il bilancio e i conti nell'ottica del futuro è impegnativo passaggio al digitale terrestre'', ha detto il direttore generale. La seconda è ''la governance intesa come implementazione della linea editoriale nella quale alla Rai c'è qualche confusione. Ed uso - ha detto Masi - questo termine come un eufemismo. Si deve ben chiarire l'ampio capitolo della contrattualistica aziendale. Nella mia esperienza non ho mai visto in nessuna azienda che si diano in appalto pezzi della linea editoriale e per lo piu' se ne risponda in toto senza poter in nessun modo intervenire''. Infine il nuovo direttore generale punta il dito sulla terza criticità: ''Il modello organizzativo''. ''Mi sono venuti i capelli bianchi - ha spiegato ancora Masi - quando arrivando in Rai ho visto che ci sono cinquantuno se non cinquantadue primi impianti, ovvero dirigenti di grado apicale che rispondono direttamente al direttore generale. Considerando che un'azienda come l'Eni ne ha solo 27 è chiaro che qualcosa nel modello non funziona" (Ansa) ''Su quelle che il direttore generale Mauro Masi in Vigilanza ha definito le tre criticita' per la Rai si apra subito il confronto sindacale'', commenta Carlo Verna, segretario dell'Usigrai, che contro l'allarme conti invita il vertice aziendale a valorizzare ''la ricchezza di famiglia''. ''Se i problemi si affrontano all'interno - afferma Verna in una nota - la soluzione migliore si trova. Il vero nodo è evitare che l'azienda sia eterodiretta, come alcune riunioni in una casa privata fanno temere. Confortano un po' in tal senso le parole del direttore generale stesso e del presidente, Paolo Garimberti''. ''La prova sarà, però - dice ancora il segretario Usigrai - quella dei fatti. Il test sull'indipendenza e l'autonomia dei vertici aziendali sara' determinante per capire se potranno essere vinte le sfide alle quali il servizio pubblico è chiamato. Primo esercizio di logica: se per i conti c'è qualche problema si valorizzi la ricchezza di famiglia. In Rai ci sono giornalisti di grande valore, perché mettere a libro paga con costosi oneri professionisti che del servizio pubblico sanno poco o niente?'', conclude Verna. (ANSA).

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