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Fnsi 22 Nov 2003

Rai, caso Raiot: prosegue la mobilitazione pro-Guzzanti Avviata la questione legale tra l'azienda e Studio Uno Gentiloni: "Cattaneo si assuma le proprie responsabilità" Stasera spettacolo di Sabina Guzzanti all'Auditorium di Roma

Rai, caso Raiot:prosegue la mobilitazionepro-GuzzantiAvviata la questione legale tra l'azienda e Studio UnoGentiloni: "Cattaneosi assumale proprie responsabilità"Stasera spettacolo di Sabina Guzzanti all'Auditorium di Romae in diretta tv su Emi.li Tv

Rai, caso Raiot:
prosegue la mobilitazione
pro-Guzzanti
Avviata la questione legale tra l'azienda e Studio Uno
Gentiloni: "Cattaneo
si assuma
le proprie responsabilità"
Stasera spettacolo di Sabina Guzzanti all'Auditorium di Roma
e in diretta tv su Emi.li Tv

Il caso 'Raiot' apre una nuova frattura in seno al cda Rai. Annunziata chiede al direttore generale Cattaneo di risolvere la situazione e dice: una cosa e' il rispetto delle regole, un'altra la censura. Si dissociano i consiglieri Petroni, Alberoni e Rumi: la delibera che ha sospeso il programma e' chiarissima e va applicata. E, come se non bastasse, sembra ormai avviata la questione legale fra l'azienda e la produzione dello show di Sabina Guzzanti, la Studio Uno. Il caso scoppia martedi' scorso, quando il cda decide - all'unanimita' - di sospendere "temporaneamente" 'Raiot' per tutelare l'azienda dalle possibili conseguenze civili e penali, invitando a realizzare le altre cinque puntate previste dal contratto per consentirne la visione prima della messa in onda. Il suo si' alla delibera, ricorda oggi la presidente, ''creava le condizioni per andare in onda a fronte di alcune richieste di cancellazione del programma''. Ma aggiunge: ''Voglio che sia chiaro che se 'Raiot' non dovesse andare in onda con la continuita' necessaria a mantenere la sua identita' considerero' venuta meno la fiducia reciproca che e' stata alla base della unanimita' raggiunta in consiglio''. Il primo a replicare e' il consigliere Petroni: la delibera su 'Raiot' e' ''perfettamente definita nei contenuti e nelle conseguenze sugli atti aziendali'' e qualsiasi opinione diversa avra' validita' giuridica solo se ''espressa all'interno del consiglio e da esso approvata''. Anche il 'moderato' Rumi prende le distanze dalla presidente: ''C'e' una delibera e va applicata: quando il consiglio si riunira' di nuovo, se crede potra' adottarne un'altra''. Per il consigliere, ''non c'e' nessuna censura'', ma il cda ha ''l'obbligo di vigilare'' in nome di una ''preoccupazione economica, ma anche aziendale, complessiva, editoriale''. Concorda Alberoni: lo spirito della delibera e' chiarissimo, tutelare gli interessi dell'azienda. E ''impedire che, usando la Rai, venga compiuto un danno ed un possibile reato, non e' censura, ma un atto doveroso'', conclude. Annunziata prende atto delle posizioni dei colleghi e commenta: sono interventi che portano ''dritto dritto'' alla chiusura del programma. Ma ci tiene anche a chiarire che il suo intento era segnalare non ''la legittimita' della difesa degli interessi aziendali'', su cui non c'e' contrasto, ''ma il fatto che a cinque giorni dalla delibera non e' stato ancora nemmeno trovato un dialogo con gli autori. A questo punto - conclude - credo sia piu' onesto che sia il direttore generale che i consiglieri si assumano le loro responsabilita'''. Le sorti del programma, comunque, sembrano avviate sui binari legali: nel primo scambio di lettere fra la produzione e la Rai, l'azienda ha spiegato che Studio 1 ha l'obbligo di realizzare il programma, ma il diritto alla sua diffusione resta nella piena discrezionalita' di Viale Mazzini. Inoltre la Rai ha ricordato che la produzione sara' tenuta a rispondere delle eventuali diffamazioni verso persone. Tra l'altro, si sottolinea da ambienti di Viale Mazzini, la produzione non avrebbe ancora consegnato la fideiussione prevista dal contratto. Una mediazione si era tentata nei giorni scorsi, con la proposta del direttore di Raitre Paolo Ruffini di registrare due puntate di 'Raiot' entro il prossimo cda: ma il rifiuto della produzione - si sottolinea ancora da Viale Mazzini - costringe a questo punto a tornare alle condizioni iniziali, cioe' alla registrazione dell'intero pacchetto di puntate mancanti, condizione definita ''inaccettabile'' dalla produzione. Alla Rai sono anche arrivate lettere di sponsor citati da Sabina Guzzanti nella prima puntata di 'Raiot', che smentiscono le affermazioni dell'attrice: tra queste, quella della Procter & Gamble, che allega i dati Nielsen sui suoi investimenti in quotidiani e tv e sottolinea: ''Ogni altra affermazione o illazione, oltre ad essere gravemente lesiva dell'immagine dell'azienda, e' del tutto erronea e destituita di qualsiasi fondamento''. Intanto il coordinatore di An La Russa chiede che in commissione di Vigilanza venga visionata la cassetta della prima puntata di 'Raiot' (gia' inviata spontaneamente dal cda) prima dell'audizione di Annunziata, prevista per il 3 dicembre, mentre il senatore Bonatesta invita a dire ''no ai ricatti del clan Guzzanti''. L'attrice, da parte sua, e' impegnata nella preparazione del 'varieta' di protesta' che domenica sera, all'Auditorium di Roma, la vedra' protagonista con il fratello Corrado, Daniele Luttazzi e Dario Fo con un contributo video, Paolo Rossi, Serena Dandini, Fiorella Mannoia, Nicola Piovani, Francesco Paolantoni, Neri Marcorè, Marco Marzocca, Sabrina Impacciatore, David Riondino, Rosalia Porcaro, Stefano Vigilante, Max Paiella, Corinna Lo Castro, Roberto Herlitzka, Francesca Reggiani. Oltre venti citta' sono pronte a collegarsi, attraverso le frequenze satellitari di Emili.Tv, mentre sono piu' di 15mila le e-mail di adesione all'appello anti-censura promosso dai Girotondi. Sempre oggi, dopo quella dei dirigenti e dei dipendenti della rete, al direttore di Raitre arriva anche la solidarieta' dei conduttori: da Pippo Baudo a Simona Ercolani, da Licia Colo' a Giovanni Floris, da Milena Gabanelli a Michele Mirabella ad Angelo Guglielmi, sottolineano che Ruffini ''ha interpretato il suo ruolo sempre in maniera leale e responsabile, operando spesso scelte difficili e coraggiose''. (ANSA). Si schiera con la presidente della Rai il responsabile Comunicazione della Margherita, Gentiloni, che in una nota afferma: Lucia Annunziata ha ragione: se il direttore generale vuole mettere all' indice Raiot se ne assuma la responsabilita'. ''Provi Cattaneo -aggiunge - a spiegare il significato culturale ed aziendale di una censura, senza usare come paravento il Cda che gli dava mandato di tutelare la Rai da rischi legali legati alla messa in onda. Niente a che fare - conclude - con censure e con visioni collettive preventive''. (ANSA). Il Comitato Italiano dei Girotondi, in collaborazione con Emi.li TV ed Arcoiris TV, realizzerà domenica 23 novembre le riprese dello spettacolo teatrale di Sabina Guzzanti presso l’Auditorium “Parco della musica” – Sala di S. Cecilia. Sabina Guzzanti e i suoi compagni di disavventura televisiva trovano spazio e libertà di espressione in Emi.Li TV, la nuova rete di emittenti libere che domenica, alle 21, ospiterà la serata dedicata alla satira, grazie alle settanta TV, che hanno aderito al progetto di televisione alternativa e disponibili a dar "voce a tutte le voci" censurate o escluse dal sistema mediatico che reprime il dissenso. Dalle 19 partirà la diretta con interviste a personaggi del mondo della cultura dello spettacolo e della politica che aderiscono all'iniziativa in difesa della libertà di espressione. Emi.Li TV è visibile tramite satellite sintonizzandosi su Hot Bird a 13° Est, frequenza 12.673 Mhz, polarizzazione verticale, symbol rate 27.500, fec 3/4, SID 4208, PID 310/311 o sul canale 855 del bouquet Sky oppure, per i possessori di ricevitori Gold Box, attraverso la ricerca personalizzata, tra il canale 200 e il canale 220. Inoltre è possibile vederla via etere sintonizzandosi sulle numerose televisioni locali che aderiscono all'iniziativa il cui elenco è sul sito www.emilitv.net.

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