L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha dato mandato ai legali di presentare denuncia per diffamazione a mezzo stampa nei confronti di autori e a produttori del docufilm "I mille giorni di Mafia Capitale", coproduzione di Rai Fiction trasmessa dal servizio pubblico.
«Ci risiamo», è la risposta di Fnsi e Usigrai all’annuncio. «Di fronte alle inchieste – scrivono in una nota congiunta Raffaele Lorusso, Giuseppe Giulietti e Vittorio di Trapani –, la risposta dei poteri è la querela. Un tentativo di intimidire e imbavagliare. La giustizia farà il proprio corso e abbiamo fiducia che deciderà al meglio in merito alla querela annunciata da Gianni Alemanno. Perché conosciamo la correttezza e la scrupolosità di Federica Sciarelli: a lei e a tutti coloro che ci hanno lavorato la nostra solidarietà».
Alemanno replica alla nota del sindacato precisando che i destinatari della querela non sono i giornalisti che hanno gestito il dibattito, ma gli autori e i produttori del docufilm, ovvero le società Rai Fiction e Magnolia spa, nonché i dirigenti Rai responsabili della messa in onda di "I mille giorni di Mafia Capitale".
Ma il problema dell’abuso dello strumento della querela resta. «Questo ennesimo episodio – concludono Fnsi e Usigrai – riporta di attualità l'assoluto ritardo di parlamento e governo nell'approvare una legge per tutelare la libera informazione dalle querele temerarie, da tempo in discussione e di cui si è persa ogni traccia».