CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Vertenze 31 Lug 2009

Ragusa, cinquanta posti a rischio a Video Mediterraneo. Dichiarato lo stato di crisi

 Cinquanta posti di lavoro a rischio in una delle emittenti televisive più  importanti delterritorio siciliano: il Gruppo editoriale Video Mediterraneo di Modica, ha, infatti, dichiarato lo stato di crisi e ha avviato la concertazione con i rappresentanti sindacali di Cisal, soggetto firmatario del contratto di lavoro "Aeranti Corallo".

 Cinquanta posti di lavoro a rischio in una delle emittenti televisive più  importanti del
territorio siciliano: il Gruppo editoriale Video Mediterraneo di Modica, ha, infatti, dichiarato lo stato di crisi e ha avviato la concertazione con i rappresentanti sindacali di Cisal, soggetto firmatario del contratto di lavoro "Aeranti Corallo".

 L'azienda ha già  attivato le procedure per ottenere, a partire da domani, la Cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti, tra cui 23 giornalisti. "In queste ultime ore la vertenza che ci riguarda - hanno scritto i giornalisti in una nota della redazione - sta conoscendo il suo momento più difficile, nonostante l'impegno dell'azienda, dei sindacati e dell'Assostampa per individuare il percorso più corretto per salvaguardare il lavoro di tutti. Siamo concordi nella decisione di non avviare alcun braccio di ferro con l'azienda. Non possiamo però  non rendere palese la situazione di disagio che ci troviamo a vivere, dal momento che ognuno di noi vanta un credito oramai di diverse mensilità. Più  di ogni altra cosa, però, oggi ci troviamo a dover esprimere una fortissima preoccupazione per il nostro futuro, data l'assoluta incertezza del percorso intrapreso per individuare gli strumenti e gli ammortizzatori sociali necessari a tutelare il nostro lavoro. Qualora dovesse venire a mancare la possibilità di collocamento in Cassa Integrazione, infatti, l'editore potrebbe considerare inevitabile l'avvio una procedura di licenziamento collettivo. Ribadiamo dunque la nostra preoccupazione, anche alla luce del fatto che a rischio non c'è solo il nostro posto di lavoro, ma il futuro, in via definitiva, di un'emittente che rappresenta la storia
dell'informazione nel territorio del Sud est siciliano". (AGI)

@fnsisocial

Articoli correlati