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Osservatorio sui media 02 Nov 2009

Quotidiani: mass-media senza più masse. Da lsdi.it

Il giornale ora entra in non più di 33 famiglie Usa su 100, mentre erano 98 nel 1970 e 53 appena qualche anno fa, nel 2000 – E’ una delle riflessioni con cui Alan D. Mutter torna sulle cifre disastrose diffuse in questi giorni dall’Audit Bureau of Circulation

Il giornale ora entra in non più di 33 famiglie Usa su 100, mentre erano 98 nel 1970 e 53 appena qualche anno fa, nel 2000 – E’ una delle riflessioni con cui Alan D. Mutter torna sulle cifre disastrose diffuse in questi giorni dall’Audit Bureau of Circulation

 - Ma la rovina dei giornali è in atto da decenni, nota Mutter, e non può sorprendere nessuno di quelli che vi avevano prestato attenzione - Il calo della penetrazione parte prima dell’ avvento commerciale di Internet, viene innescato dalla crescente popolarità della televisione e degli altri strumenti elettronici pre-web, oltre che dall’ aumento dei carichi di lavoro e dai mutamenti nella dinamiche familiari che avevano determinato una contrazione del tempo e dell’ attenzione necessari per leggere i giornali – Una buona parte della colpa è degli editori: ritiro dai mercati, tagli nelle promozioni, statistiche di vendita gonfiate - Il problema è che qualche giornale ha già perso tanti lettori e tanti inserzionisti che gli è rimasto ormai molto poco per tenere in piedi un business economicamente sostenibile
http://www.lsdi.it/2009/10/30/quotidiani-mass-media-senza-piu-masse/

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La diffusione dei quotidiani Usa precipita a livello prebellico

Con un calo medio del 10,6% negli ultimi sei mesi, la circolazione dei quotidiani negli Usa è piombata a 39,1 milioni di copie, il livello che aveva prima della Seconda guerra mondiale - Gli ultimi dati dell’ Audit Bureau of Circulation – Solo il 12,9% della popolazione Usa compra un giornale contro il 31,1% del 1940
http://www.lsdi.it/2009/10/28/la-diffusione-dei-quotidiani-usa-precipita-a-livello-prebellico/ 

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Quotidiani: diffusione a picco anche in Italia

Le perdite più consistenti, per quanto riguarda le vendite, riguardano Repubblica e Libero (meno 17,3%). In controtendenza l’ Unità con un +3,5%. Il Corriere della sera si conferma primo per diffusione e vendite (577.364 copie; 510.081), seguito da Repubblica (501.317, 454.424).
http://www.lsdi.it/2009/10/28/quotidiani-diffusione-a-picco-anche-in-italia/

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Quotidiani gratuiti ai giovani francesi: promozione della lettura o aiuti camuffati a una stampa in agonia?

L’ operazione Mon journal offert, lanciata qualche giorno fa dal ministro della cultura Frédéric Mitterand, è stata accolta con molte riserve – Criticata anche la decisione di inserire il quotidiano sportivo l’ Equipe nelle 60 testate fra cui 200.000 giovani lettori potranno scegliere l’ abbonamento gratuito per un anno, ma solo per un numero alla settimana
http://www.lsdi.it/2009/10/30/quotidiani-gratuiti-ai-giovani-francesi-promozione-della-lettura-o-aiuti-camuffati-a-una-stampa-in-agonia/

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Internet e il web

Aggregazione e ‘’curation’’: due concetti essenziali per il giornalismo digitale  

‘’Non accusiamo i giornali di non essere pronti per il nuovo mondo. La loro strategia di aggregazione e di selezione è stata creata per un mondo fisico e non per quello digitale. Non si tratta di vedere se il contenuto è gratuito o a pagamento, ma del fatto che Internet riformula le regole di costruzione di un’ aggregazione e di una selezione ragionevole’’ – Un articolo di uno dei massimi esperti Usa di editoria libraria delinea un importante fascio di questioni valide anche per il giornalismo
http://www.lsdi.it/2009/10/29/aggregazione-e-%E2%80%98%E2%80%99curation%E2%80%99%E2%80%99-due-concetti-essenziali-per-il-giornalismo-digitale/

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Spot.us: 40 inchieste finanziate dai lettori

Positivo il bilancio dei primi mesi di vita di Spot.us, il sito Usa di giornalismo investigativo finanziato direttamente dai lettori – 45.000 dollari raccolti da centinaia di persone con versamenti medi di 20 dollari ciascuno
http://www.lsdi.it/2009/10/31/spotus-40-inchieste-finanziate-dai-lettori/

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La BBC crea la figura del redattore addetto ai social media

L’ incarico rientra nell’ ambito del grande impegno del gruppo di apertura verso il social networking – Sky già nella primavera scorsa aveva creato una funzione analoga
http://www.lsdi.it/2009/10/28/la-bbc-crea-la-figura-di-redattore-addetto-ai-social-media/

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Anche i siti online muoiono

‘’Hasta la vista y gracias’’. Si chiude. Dopo 22 mesi di lavoro sulla rete il sito d’ informazione spagnolo Soitu.es ha chiuso il 27 ottobre, con un ‘’arrivederci e grazie’’. Perché gli editori – il gruppo bancario spagnolo BBVA – hanno fretta e non vogliono aspettare con pazienza i tempi necessari, dai 3 ai 6 anni almeno, perché un nuovo sito online si stabilizzi e cominci a guadagnare – ‘’I padroni del giornali? Terribilmente deprimenti’’
http://www.lsdi.it/2009/10/28/anche-i-siti-online-muoiono/

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Un ‘’Filtr’’ della buona informazione dispersa in rete

Parte un nuovo esperimento di aggregazione e selezione dell’ informazione italiana online – Un numero zero - ‘’Invece di aggiungere concorrenza nella produzione di nuove notizie più o meno simili tra loro’’, Filtr vuole ‘’provare a mettere in valore la buona informazione che esiste e che spesso è distribuita tra molte fonti minori’’
http://www.lsdi.it/2009/10/30/un-filtr-della-buona-informazione-dispersa-in-rete/

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Media e potere

Uno statuto dei diritti dei lettori?  

E’ l’ obbiettivo delineato in un documento diffuso in questi giorni dalla Società Pannunzio per la libertà d’ informazione e che sarà al centro di un incontro pubblico in programma la mattina del 10 novembre nella Sala del Refettorio della Biblioteca della Camera dei Deputati
http://www.lsdi.it/2009/11/01/uno-statuto-dei-diritti-dei-lettori/    

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