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Internazionale 18 Mag 2015

Qatar, cercavano gli "schiavi" dei Mondiali di calcio 2020: fermati il reporter della Bbc Mark Lobel e la sua troupe

Due notti in carcere per il giornalista della Bbc, Mark Lobel, fermato insieme alla sua troupe a Doha, in Qatar, mentre si recava a filmare le condizioni di vita di un gruppo di lavoratori nepalesi, impegnati nella costruzione degli stadi per i Mondiali di calcio del 2022. L'arresto del reporter inglese è il secondo in pochi mesi: a marzo, la stessa sorte era toccata a un giornalista di una televisione tedesca che, insieme ai colleghi, stava facendo riprese in una zona, sempre nei pressi di Doha, dove vivono molti lavoratori immigrati.

Due notti in carcere per il giornalista della Bbc, Mark Lobel, fermato insieme alla sua troupe a Doha, in Qatar, mentre si recava a filmare le condizioni di vita di un gruppo di lavoratori nepalesi, impegnati nella costruzione degli stadi per i Mondiali di calcio del 2022. L'arresto del reporter inglese è il secondo in pochi mesi: a marzo, la stessa sorte era toccata a un giornalista di una televisione tedesca che, insieme ai colleghi, stava facendo riprese in una zona, sempre nei pressi di Doha, dove vivono molti lavoratori immigrati.

Lobel, corrispondente della Bbc da Dubai, era stato invitato a partecipare a un tour ufficiale del Paese per la stampa, un tentativo delle autorità del Qatar di contrastare le polemiche.
A renderlo noto, dal sito dell'emittente televisiva,  è stato lo stesso giornalista, che ha parlato di momenti drammatici: “Improvvisamente otto vetture bianche hanno circondato il nostro veicolo (a bordo del quale si trovavano il reporter, il cameraman, il traduttore e l'autista, ndr) e poi una decina di uomini della sicurezza ci hanno perquisiti in strada, urlando contro di noi quando abbiamo cercato di parlare.
“Hanno portato via le nostre attrezzature – ha raccontato ancora Lobel - e ci hanno accompagnati al loro quartier generale dove siamo stati interrogati separatamente da ufficiali dei servizi  segreti''.
“Un interrogatorio con modalità ostili” - ha sottolineato il giornalista della Bbc – durante il quale un funzionario ha definito la loro detenzione come una ‘questione di  interesse nazionale’.
Dopo oltre ventiquattr'ore in carcere, al gruppo è stato permesso di ricongiungersi con il tour ufficiale, ma l'attrezzatura non è stata restituita, senza che contro il giornalista e i suoi compagni di viaggio sia stata – finora – formulata alcuna accusa.
Il paese del Golfo è da tempo al centro delle critiche internazionali per le condizioni in cui sono tenuti gli immigrati che lavorano nei giganteschi cantieri, trattati come moderni schiavi secondo diverse associazioni per i diritti umani.  In una recente inchiesta il quotidiano britannico Guardian ha scoperto che nel Paese moriva un lavoratore nepalese al giorno.
Alla radice del problema è il sistema "kafala", un sistema di lavoro praticato in vari paesi del Golfo che i critici paragonano a una servitù mirata a estinguere un debito. Il  Qatar ha annunciato di voler mettere fine a questa pratica,  introducendo un sistema di protezione degli stipendi, bandendo dal Paese almeno 450 società, raddoppiando il numero di ispettori e dando il via alla costruzione di nuovi  quartieri residenziali per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori.

QATAR: GIORNALISTA BBC ARRESTATO, FIFA APRE INCHIESTA
La Fifa ha aperto un'inchiesta sull'arresto a Doha, in Qatar, del giornalista della Bbc, Mark Lobel, impegnato nella realizzazione di un reportage sulle condizioni di lavoro dei lavoratori immigrati per i Mondiali di Calcio del 2022.
"Ogni caso relativo a una presunta restrizione della libertà di stampa è motivo di preoccupazione per la Fifa e indagheremo con la serietà che merita", ha riferito la Federazione internazionale di calcio in una nota. (AdnKronos/Aki - Zurigo, 18 maggio 2015).

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