È entrato in vigore il primo decreto attuativo della legge di riforma dell’editoria. Venerdì 19 maggio è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale (numero 115, Serie Generale) il decreto legislativo 67/2017 avente per oggetto la revisione della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti.
In base alle nuove disposizioni, fra l'altro, il Consiglio nazionale sarà composto da non più di 60 membri, di cui due terzi professionisti e un terzo pubblicisti, eletti dagli iscritti agli Ordini regionali e interregionali. Garantita la presenza di un consigliere professionista e un consigliere pubblicista in rappresentanza delle minoranze linguistiche.
«Al fine di assicurare all'interno del Consiglio nazionale la rappresentanza del giornalista pubblicista appartenente alla minoranza linguistica – recita l’articolo 1 del decreto –, al medesimo è attribuito il seggio dell'eletto che ha riportato in assoluto il minor numero di voti tra i venti giornalisti pubblicisti eletti dagli iscritti a ciascuno dei venti Ordini regionali».
Definite anche le attribuzioni del Consiglio in materia di formazione professionale continua dei giornalisti e di accesso alla professione attraverso il percorso delle scuole di giornalismo.
Il testo del provvedimento è disponibile a questo link.