"Sull’edizione di sabato 12 aprile de “il Resto del Carlino” è stato pubblicato l’intervento di uno dei candidati alle elezioni politiche. Si è trattato - affermano in una nota i Cdr del Resto del Carlino, Qn e Il Giorno - di un fatto grave e inopportuno che ha sconcertato le redazioni e, supponiamo, anche molti lettori"
"L’intervento era un vero e proprio appello al voto a poche ore dall’apertura delle urne, appello che mal si concilia con la storica tradizione dei giornali di questo Gruppo editoriale che da sempre hanno inteso affermare la natura di giornali autonomi e indipendenti da qualsiasi potere politico, e che da sempre sono solo al servizio di una corretta informazione da fornire ai nostri lettori. Invece, la pubblicazione di ieri è molto grave (e poco importa di quale schieramento sia il leader di cui è stata ospitata la pubblicità elettorale) e qualifica “il Resto del Carlino” come vero e proprio giornale di partito, fiancheggiatore di una parte politica: una inaccettabile condizione che offende la professionalità dei giornalisti e rischia di incrinare il rapporto con quei lettori che ogni mattina acquistano e leggono questo giornale. I Comitati di Redazione de “il Resto del Carlino”, “Qn” e “Il Giorno” protestano per questo grave episodio e si augurano che le Direzioni e l’Azienda sappiano riflettere sull’errore commesso e sappiano rientrare nell’alveo di una doverosa imparzialità, caratteristica di queste testate e presupposto fondamentale per garantire la piena dignità dei giornalisti e il mantenimento di un legame di fiducia con i lettori". I Comitati di Redazione de “il Resto del Carlino”, “Qn”, “Il Giorno”