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Fnsi 24 Giu 2010

Presentazione del libro ‘L’Aquila 2010, il miracolo che non c’è’. Siddi: “Tenere accesi i riflettori della stampa sulla gravissima situazione in cui versa la popolazione”

“A oltre un anno dal terremoto de L’Aquila due giornalisti indipendenti Sabrina Pisu ed Alessandro Zardetto denunciano nel loro libro, ‘L’Aquila 2010, il miracolo che non c’è’, il sostanziale fallimento del piano del Governo e della Protezione civile di Bertolaso. Mentre l’economia langue, il tessuto sociale è distrutto, le opere d’arte sono divorate dal degrado e i disoccupati vedono sfumare ogni possibilità di lavoro, sul denaro della ricostruzione si protendono indisturbati gli sprechi insieme ai tentacoli della criminalità organizzata.

“A oltre un anno dal terremoto de L’Aquila due giornalisti indipendenti Sabrina Pisu ed Alessandro Zardetto denunciano nel loro libro, ‘L’Aquila 2010, il miracolo che non c’è’, il sostanziale fallimento del piano del Governo e della Protezione civile di Bertolaso. Mentre l’economia langue, il tessuto sociale è distrutto, le opere d’arte sono divorate dal degrado e i disoccupati vedono sfumare ogni possibilità di lavoro, sul denaro della ricostruzione si protendono indisturbati gli sprechi insieme ai tentacoli della criminalità organizzata.

Questo in sintesi il resoconto del dibattito alla presentazione del libro, edito da Castelvecchi Editore, che è stato presentato ieri nella sede della Fnsi. In sala oltre gli autori, il Segretario generale del sindacato dei giornalisti italiani Franco Siddi, la collega Maria Luisa Busi, autrice per il tg1 di servizi sul terremoto, Bonifacio Liris in rappresentanza del Comitati cittadini de L’Aquila e decine e decine di cittadini, imprenditori ed esponenti di istituzioni regionali. Il tutto coordinato dal collega Giuseppe Boi de Il Centro, quotidiano abruzzese che ha seguito e segue, giorno dopo giorno, la situazione nel capoluogo distrutto dal sisma. Il 30 giugno sulla città de L'Aquila, è stato sottolineato da molti intervenuti, potrebbe abbattersi un secondo terremoto: quello economico. In base all'articolo 39 della manovra finanziaria in tutte le zone colpite dal sisma si devono tornare a pagare tasse e tributi. Dal primo luglio, infatti, se non interverranno emendamenti alla manovra correttiva del Governo, si torneranno a pagare le tasse correnti, più 1/6 delle tasse sospese nel periodo gennaio-giugno 2010, più 1/6 delle tasse sospese dal 6 aprile 2009 al 31 dicembre 2009. E sempre dal primo luglio, ripartiranno i pagamenti di mutui, finanziamenti e cartelle esattoriali. Spese insostenibili per una città in agonia: 1.500 le aziende chiuse, 3mila i posti di lavoro persi, la cassa integrazione lievitata dell’800%. 15mila tra disoccupati e cassintegrati, con gli artigiani e i commercianti che ancora non riescono a far ripartire le loro attività dato il modesto sussidio di 800 euro mensili ricevuti per soli tre mesi. I prezzi dei locali commerciali sono saliti alle stelle e sono tante le aziende insolventi a seguito della mancata attività dopo il terremoto. ‘Un racconto della realtà che mal si concilia – ha affermato Franco Siddi - con una parte dell’informazione che acriticamente, o peggio ancora a seguito di suggerimenti interessati, ha dato della situazione una visione completamente distorta e falsata’. Il segretario della Fnsi ha invitato tutti i giornali e i media italiani a non far cadere l’attenzione e i riflettori su ciò che sta avvenendo nel capoluogo abruzzese anche dopo la manifestazione di protesta dei 20mila cittadini aquilani sull’autostrada Roma-L’Aquila di alcuni giorni fa.  ‘L’impegno di tutti i colleghi – concluso Siddi – deve continuare con lo stesso slancio e con lo stesso impegno profuso in questo libro dai due colleghi indipendenti Sabrina Pisu e Alessandro Zardetto”. 

@fnsisocial

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