«Un omaggio a un'amica, a una donna, a una giornalista dalla grande passione democratica, con una tensione straordinaria per le persone ancor prima che per le parole. Tania era il noi collettivo che si afferma sull'io». Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, ha ricordato così Tania Passa nell'introdurre questa mattina, martedì 27 novembre, nella sede della Fnsi, il primo Premio dedicato alla memoria della collega prematuramente scomparsa. Un evento organizzato dall'Ordine dei giornalisti del Lazio, con il sostegno della Fnsi e della sua Commissione pari opportunità, dell'Usigrai, di Articolo 21 e di Giulia giornaliste, incentrato sulle 'Cronache del femminicidio' all'insegna del Manifesto di Venezia, varato giusto un anno fa, il 25 novembre 2017.
«Un Manifesto che è fondato sulla riflessione e non sull'espulsione per arrivare alla costruzione e all'adozione di un linguaggio consapevole del fatto che la vittima non può essere uccisa una seconda volta da racconti stereotipati e da pregiudizi», ha sottolineato Giulietti nel ringraziare la Cpo Fnsi per il lavoro svolto negli anni perché «la parità di genere non è mai scontata ».
Così scriveva Tania in uno dei suoi articoli per Articolo 21: «Non c'è dibattito sul femminicidio e non ci può essere con chi lo nega. Ci sono valori come essere contro il razzismo, contro la pedofilia, essere contro il nazismo e il fascismo, che in questa nazione sono fondamentali. Così essere contro il femminicidio. Non c'è nessuna pluralità di opinione che possa giustificare il sacrificio di tali valori, soprattutto per il giornalismo»: una dichiarazione di impegni che è diventata patrimonio comune. Lungo e sentito l'applauso della folta platea che così ha voluto abbracciare la mamma di Tania, sopraffatta dalla commozione.
Cinque gli elaborati premiati per aver al meglio interpretato il 'decalogo' sottoscritto da mille giornaliste e giornalisti, scelti dalla giuria presieduta da Vincenzo Vita. Per la sezione carta stampata e web: Martina Castigliani, con l'articolo 'Il servizio segreto che salva le ragazze di matrimoni combinati', Millennium de Il Fatto quotidiano. Per la sezione video: Antonio Crispino, con il video 'Data in moglie a un boss della camorra quando aveva 13 anni, la storia di Ilde', corriere.it/video. Per la sezione scuole di giornalismo: Ambra Orengo e Marco Procopio, con il video 'La storia di Marta Janni', scuola di giornalismo Walter Tobagi.
Targa Articolo 21 a Daniele Bellocchio, per l'articolo 'Africa violata. Nello Zaire 15mial stupri id donne accertati in un anno', L’Espresso. Targa Giulia giornaliste a Giulia Bosetti e Riccardo Iacona, per la puntata 'Sesso e potere', Presa diretta, Rai 3.