Le storie dei giovani migranti al confine fra Messico e Stati Uniti, al centro della corrispondenza di Giammarco Sicuro per TG2 Storie, hanno conquistato la Giuria del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta, presieduta da Alberto Matano. Nella sezione 'Tv News' vince quindi il Premio Luchetta 2021 il servizio "L'accampamento dei bambini" che Sicuro ha girato a Matamoros, dove i minori sono vittime di abusi, lavoro minorile, sfruttamento della prostituzione.
Per la 'stampa italiana' il riconoscimento va invece a Elena Testi de L'Espresso, che ha visitato i reparti di neuropsichiatria infantile denunciando il disagio che vivono le nuove generazioni a causa delle chiusure prolungate.
Nella sezione 'Reportage' è stata selezionata la regista Emanuela Zuccalà, che ha firmato per Open DDB un mediometraggio sulle mutilazioni genitali femminili in Liberia.
Nella categoria 'stampa internazionale' è José Ignacio Martinez Rodriguez ad aggiudicarsi il Premio Luchetta 2021 per la corrispondenza pubblicata su El Pais sul traffico di minori.
Infine nella sezione 'Fotografia' è lo scatto di Alessio Mamo per The Guardian a vincere: illustra la via crucis di Saman, sei anni, in fuga dall'Afghanistan con la sua famiglia.
Sarà il presidente di Giuria Alberto Matano a consegnare i riconoscimenti ai vincitori del Premio il 16 ottobre a Trieste, nell'ambito della 18/a edizione in programma dal 15 al 17 ottobre.
Istituito nel 2004 dalla Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin con la Rai, il Premio è promosso per sensibilizzare istituzioni e cittadini sui diritti dell'infanzia minacciata e violata in ogni parte del mondo.
«Un Premio come un osservatorio sul mondo – spiega Alberto Matano – capace di restituire attraverso servizi, reportage e corrispondenze dalle prime linee del pianeta le tante emergenze e criticità legate all'irruzione del coronavirus e ai lunghi periodi di lockdown».
«Attraverso il Premio Luchetta si è resa evidente nel tempo la necessità di rispondere in chiave sistematica e condivisa alle questioni chiave del pianeta – osserva Daniela Luchetta, presidente della Fondazione – dalle guerre al terrorismo, dalle migrazioni alle diseguaglianze, passando per la questione di genere: le emergenze del mondo si riverberano costantemente sui più fragili e indifesi, i bambini». (Ansa)