Sono 99 le opere selezionate per il premio "L’anello debole 2016": 86 video e 13 audio cortometraggi. La commissione formata dalla Comunità di Capodarco di Fermo li ha scelti tra 249 lavori provenienti da 12 paesi del mondo (erano stati 198 nel 2015 e 268 nel 2014), tutti di «qualità media ancora più elevata delle precedenti edizioni», si legge sul sito del premio, dove è anche possibile fruire le opere in versione integrale o trailer.
Ampia la varietà degli argomenti trattati, con una sensibile percentuale dedicata alle tante facce del fenomeno dei migranti verso l’Europa: dalla vita nei campi profughi alle odissee dei viaggi fino alla più o meno difficile integrazione. Ma si parla anche di ambiente, lavoro, disabilità, delle speranze e delle frustrazioni dei giovani, di povertà, razzismo, carcere, malattia mentale. «Forse più che in passato, tante storie straordinarie di persone e scelte di vita», commentano gli organizzatori.
La distribuzione dei lavori nelle categorie del premio – che quest’anno passano da 4 a 6 – è in linea con quanto avvenuto in passato:
Audio cortometraggi (da 0 a25’), 13 selezionati su 25;
Cortometraggi della realtà (da 6 a30’), 32 selezionati su 88;
Cortometraggi di fiction (da 6 a30’), 26 selezionati su 71;
Cortissimi della realtà (da 1 a6’), 12 selezionati su 25;
Cortissimi di Fiction (da 1 a6’), 6 selezionati su 18;
Ultracorti (fino a 1’), 10 selezionati su 24.
Tutto il materiale è ora all’esame dei 18 componenti della giuria di qualità presieduta da Giancarlo Santalmassi: nella riunione del 31 maggio prossimo decideranno le opere finaliste tra le quali il 25 giugno, nella serata finale del “Capodarco L’Altro Festival”, e dopo il voto della giuria popolare, saranno nominate quelle vincitrici.